Per chiarire la normativa su zone umide e munizioni in piombo il Partito democratico ha presentato una serie d’emendamenti alla legge di delegazione europea.
Classificare e mappare le zone umide, stabilire sanzioni amministrative anziché penali e consentire il trasporto delle munizioni in piombo anche nelle aree interdette, «purché in contenitori che non rendano possibile l’immediata disponibilità»: Stefano Vaccari, capogruppo in commissione Agricoltura, spiega quali siano gli emendamenti del Partito democratico alla legge di delegazione europea in discussione alla Camera; è la strategia che potrebbe definire la portata del regolamento comunitario (il Tar del Lazio ha deciso che la circolare del governo non è efficace) senza entrarci in collisione.
Per Vaccari anche se nel mondo venatorio «qualcuno tenta di [riconoscergli] i meriti di una soluzione» sulla questione «il governo è in fuga: dopo la bocciatura del Tar del Lazio, non s’è infatti assunto la responsabilità di dare attuazione al regolamento europeo né certezze alle decine di migliaia di cacciatori italiani».
E non è l’unica questione critica: bisogna infatti discutere con urgenza di peste suina africana e gestione dei grandi carnivori, «a cominciare da lupi, ibridi e cani inselvatichiti».
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