Il lungo, croce e delizia del cacciatore di selezione. Ingombrante, pesante e costoso. Ma indispensabile quando si cacci in montagna o si lavori sui censimenti. Nell’uso non è assolutamente confrontabile con il binocolo, che surclassa quanto a ingrandimenti, né con il cannocchiale di puntamento, che qualcuno utilizza impropriamente per identificare, tra l’altro, classe d’età e sesso del selvatico. Con conseguenze spesso poco desiderabili. Zeiss è una delle poche aziende che nel campo degli Spektive ha investito parecchio. La sua linea si articola in tre prodotti. Alla base c’è il Dialyt 18- 45×65, pur sempre variabile anche se in un range più limitato rispetto ai prodotti top di gamma. All’altro estremo si pongono le due versioni del Victory Harpia (22-65×85 e 23-70×95), che svettano per qualità e per prezzo. Si passa, in sostanza, dai 1.550 euro del Dialyt ai 3.270 – 3.830 euro degli obiettivi della serie Victory. Cui si devono aggiungere circa altri 700 euro per l’oculare. Un bell’investimento. E in mezzo? In quell’area intermedia tra i due estremi si colloca il Gavia della serie Conquest. Quella che, in Zeiss, ormai si propone come gamma d’entrata. Intermedi sono la qualità, di standard comunque elevato trattandosi di un produttore premium, e il prezzo, che sforando di non molto i 2.000 euro è più vicino al modello d’entrata della gamma che non al suo vertice. Rispetto al Dialyt, lo Zeiss Conquest Gavia spicca per una struttura più moderna, con oculare inclinato per facilitare l’osservazione con l’ottica appoggiata per esempio sullo zaino, e una maggiore luminosità garantita dall’obiettivo da 85 mm.
Zeiss Conquest Gavia in pillole
In termini di struttura, lo Zeiss Gavia è un signor cannocchiale costruito intorno a uno schema di prismi a tetto e dotato di un telaio in magnesio gommato. In grado quindi di resistere ai maltrattamenti e alle sollecitazioni atmosferiche. Presenta una ghiera di messa a fuoco concentrica al tuboobiettivo, di ampio diametro, che facilita la focheggiatura fine. L’obiettivo è circondato da un paraluce telescopico con una sorta di mirino che favorisce la collimazione di massima con il bersaglio. Nella parte inferiore spicca l’attacco che, oltre al classico foro filettato, presenta una piastra compatibile con l’attacco rapido Manfrotto. Di alta qualità il sistema ottico, che si avvale di lenti HD a bassissima dispersione T* (evoluzione del trattamento T che nel 1935 portò all’80% il livello di trasmissione della luce, un record per quei tempi) rivestite con trattamento LocuTec che impedisce il deposito di particelle di sporco e umidità sulla faccia esterna delle lenti. L’oculare, variabile, garantisce da 30 a 60 ingrandimenti e una pupilla d’uscita in linea con l’omologo Harpia. Zeiss Conquest Gavia è un cannocchiale moderno, che strizza gli occhi alla multimedialità. Già al suo apparire è infatti stato affiancato da numerosi accessori per il digiscoping; oltre al classico anello utilizzabile per l’applicazione alle fotocamere reflex, sono disponibili gli attacchi per l’applicazione a mirrorless e compatte oltre che agli smartphone più diffusi. Non manca l’anello per usare direttamente gli oculari astronomici, ad altissimo ingrandimento.
Zeiss Conquest Gavia HD: la scheda tecnica
- Produttore: Zeiss
- Modello: Conquest Gavia HD
- Ingrandimento: 30-60x
- Diametro obiettivo: 85 mm
- Diametro pupilla d’uscita: 2,8-1,4 mm
- Distanza pupilla d’uscita: 15,5-16,7 mm
- Campo visivo (a 100 metri): 3,3-2,3 m
- Minima distanza messa a fuoco: 3,3 m
- Peso: 1.700 g
- Lunghezza: 398 mm
- Prezzo: 2.140 euro
- Sito produttore: www.zeiss.com
- Distributore: www.bignami.it