La Federcaccia e l’Anuu migratoristi hanno sottoscritto un accordo che tenta di rendere l’unità dei cacciatori più concreta di quanto consenta la cabina di regia.
È necessario far evolvere l’impegno comune della cabina di regia, per rendere concreta l’unità dei cacciatori che così possano più facilmente contrastare ogni limitazione normativa o pratica all’esercizio della caccia, valorizzandone tutte le forme, e recuperare i valori della cultura rurale: convinti di questo, a nome delle associazioni che presiedono Massimo Buconi e Marco Castellani hanno sottoscritto un protocollo d’intesa che formalizza l’impegno di Federcaccia e Anuu migratoristi a lavorare con sempre maggior condivisione; l’accordo è aperto all’adesione delle altre associazioni che ne condividano lo spirito.
In prospettiva la Federcaccia e l’Anuu migratoristi pensano a un nuovo modello di governance ambientale che passi da una revisione delle leggi nazionali su caccia e aree protette e delle relative leggi regionali; per il futuro prossimo bisogna però pensare ai calendari venatori, dei quali si chiedono tempi certi e modulazione dei contenuti a seconda delle realtà territoriali e di quanto previsto dalle normative attualmente in vigore, dalla direttiva Habitat e dai key concept delle nazioni europee interessate dalle stesse rotte migratorie dell’Italia. Per la stagione 2023/2024 Federcaccia e Anuu migratoristi ritengono inoltre irrinunciabile l’autorizzazione alla caccia in deroga e all’impiego dei richiami vivi.
La collaborazione troverà infine sostanza nel potenziamento degli studi scientifici, nella costruzione di migliori rapporti col mondo agricolo, nella formazione continua dei dirigenti e nella promozione della caccia nella società civile.
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