Alcuni sperano che sia l’inizio di un percorso verso l’associazione unica dei cacciatori. La cabina di regia del mondo venatorio spinge perché la propria esperienza sia replicata a livello locale.
È presto per dire se alla fine sfocerà nell’associazione unica dei cacciatori, però è innegabile che l’emergenza sanitaria abbia dato un’accelerata. La cabina di regia del mondo venatorio ha infatti stabilito che, “pur nel pieno rispetto dei percorsi già avviati”, ora occorra replicare l’esperienza “a livello regionale e territoriale”. Arcicaccia ha reso noto il documento inviato alle sedi locali delle diverse associazioni venatorie.
Il programma d’azione delle cabine di regia ricalca i sette punti enunciati nel manifesto di Hit su cui le sette sigle e il Comitato nazionale caccia e natura avevano trovato una prima consonanza. In linea di massima per le decisioni sarà necessario un accordo unanime. Tuttavia “su temi particolari sarà possibile che una o più sigle si dissocino chiedendo di togliere il proprio marchio”. Ciò comunque non comprometterà “la buona riuscita delle azioni” intraprese. Ogni cabina di regia regionale potrà dotarsi di una segreteria operativa guidata a turno dalle diverse sigle. L’obiettivo è coinvolgere tutte le associazioni venatorie riconosciute.
Le firme
Il documento è sottoscritto da Massimo Buconi (Federcaccia), Lamberto Cardia (Enalcaccia), Galdino Cartoni (Eps), Marco Castellani (Annu Migratoristi), Gianni Corsetti (Italcaccia), Piergiorgio Fassini (Arcicaccia), Paolo Sparvoli (Libera Caccia), Nicola Perrotti (Cncn).
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