Per tutelare i due piccoli rimasti orfani dopo l’uccisione dell’orsa Amarena, l’Abruzzo ha sospeso la caccia al cinghiale in alcune zone della provincia dell’Aquila.
Troppo elevato il rischio di disturbo: dando seguito alla richiesta del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, per «assicurare le migliori condizioni di tranquillità e tutela» ai due piccoli rimasti orfani dopo l’uccisione dell’orsa Amarena, la giunta Marsilio ha deciso di sospendere la caccia al cinghiale all’interno d’alcune aree circoscritte comprese nel territorio dei Comuni di Pescina, Gioia dei Marsi e Lecce dei Marsi, tutte in provincia dell’Aquila.
Scelta come misura di mitigazione dei rischi fino al periodo del letargo, la sospensione sarà in vigore fino al 30 novembre; le giornate perse saranno recuperate a fine stagione, nel mese di gennaio.
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