Il gip ha accolto la richiesta della procura e archiviato la posizione di M.A., che nel Savonese uccise un lupo per legittima difesa.
Sparò al lupo e l’uccise, per difendere sé stesso, la moglie e il cane dall’aggressione: visto che non si può escludere che questa versione sia fondata e dunque che abbia agito per legittima difesa, il gip ha deciso d’accogliere la richiesta della procura e archiviare la posizione di M.A, difeso dall’avvocato Andrea Campanile, presidente della Federcaccia Liguria.
La vicenda risale all’inizio d’ottobre, scenario l’entroterra savonese, ove l’uomo fu richiamato fuori di casa dalle urla della moglie che, uscita per accompagnare il cane nella passeggiata serale, si trovò a dover fronteggiare un lupo; dopo aver imbracciato il fucile, regolarmente detenuto, sparò al lupo e s’autodenunciò ai carabinieri.
In Italia le aggressioni dei lupi ai cani, non solo da caccia, sono in forte crescita; pochi giorni fa il Coordinamento cacciatrici della Federcaccia, che le sta monitorando, ha diffuso il primo report.
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