La prima commissione del Senato ha approvato il ddl che introduce la tutela degli animali in Costituzione. L’accordo di maggioranza ha portato a una formulazione equilibrata, che rimanda alla legge ordinaria “modi e forme di tutela”.
Primo passo per introdurre la tutela degli animali in Costituzione. La prima commissione del Senato ha infatti approvato l’emendamento all’articolo 9, che ora sarà sottoposto all’aula. L’accordo di maggioranza ha stemperato i toni più estremi, più preoccupanti per i cacciatori, e portato a una formulazione equilibrata. “La Repubblica” si legge ora “tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali”. Perché l’emendamento sia inserito in Costituzione serve la doppia lettura conforme di ognuna delle due Camere. In caso di (improbabile) approvazione con meno dei due terzi, avrà luogo il referendum costituzionale.
Soddisfatta Federcaccia, che accoglie «con interesse e apprezzamento la [nuova] formulazione». Per il presidente nazionale Massimo Buconi non è «una vittoria dell’animalismo, ma il giusto riconoscimento [del valore] dell’ambiente e della fauna». Buconi si augura che nel passaggio in aula «si possa giungere a una definizione ancora migliore e soprattutto che politica e società [capiscano] che tutelare significa gestire e non imbalsamare».
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