La Lega chiede che il ddl che intende inserire la tutela degli animali in Costituzione sia riformulato. Una definizione troppo generica rischia “di creare una serie di problemi”.
I senatori leghisti Calderoli, Augussori, Grassi, Pirovano e Ricciardi hanno presentato 246.000 emendamenti al ddl che punta a inserire la tutela degli animali in Costituzione. Per ritirarli, la Lega chiede che il testo sia riformulato. Il provvedimento – relatrice è la 5 Stelle Alessandra Maiorino, firmataria del ddl 1078 sul maltrattamento animale e l’abolizione dell’articolo che consente la caccia nei fondi privati – è attualmente in discussione in commissione Affari costituzionali.
Alessandro Sala del Corriere della Sera, che ha analizzato a fondo retroscena e conseguenze politiche della vicenda, ha intervistato Calderoli dal quale si apprendono le ragioni dell’ostruzionismo. «Non c’è una solo tipologia di animali» dice. «Ci sono quelli da compagnia, da reddito, i selvatici e anche animali oggettivamente dannosi o pericolosi. Ricomprenderli tutti in un unicum potrebbe creare dei problemi a una serie di comparti economici e sociali, cosa che non ha ragione d’essere». L’attuale tutela generica «copre gli animali che effettivamente ne hanno bisogno e quelli cui non serve».
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