Sul versante adriatico lo sciacallo dorato è sceso a sud almeno fino alle Marche: recuperata la carcassa di un maschio.
È la prima segnalazione della specie nella regione: sul versante adriatico lo sciacallo dorato è sceso (almeno) fino alle Marche. Impegnati in un sopralluogo per verificare l’ammontare dei danni provocati dai cinghiali alle coltivazioni agricole, a Potenza picena (Mc) un cacciatore e una guardia venatoria volontaria della Federcaccia si sono infatti imbattuti in una carcassa di un maschio di circa un anno; l’ha recuperata la polizia provinciale di Macerata che l’ha affidata al Cras i cui accertamenti consentiranno di risalire alle cause del decesso, verosimilmente un incidente stradale. È improbabile che fosse l’unico sciacallo dorato presente nel territorio regionale; è dunque possibile che in futuro si avvistino altri esemplari e nuclei riproduttivi.
Originario dell’Europa orientale, lo sciacallo dorato (Canis aureus, specie protetta) arrivò in Italia a metà degli anni Ottanta e inizialmente si stabilì sull’arco alpino; si stima che al momento sul territorio nazionale ci siano circa trecento-trecentocinquanta esemplari, che sul versante tirrenico sono scesi a sud almeno fino al Lazio.
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