Dopo il mancato invito agli stati generali dell’economia, la cabina di regia del mondo venatorio chiede un confronto alla presidenza del consiglio.
Agli stati generali dell’economia gli animalisti sì e i cacciatori no. È una mossa inaccettabile per la cabina di regia del mondo venatorio che, dopo le mosse di Federcaccia, Arcicaccia ed Enalcaccia, chiede ufficialmente un confronto col governo. I cacciatori ritengono che la presenza di alcune sigle animaliste a un evento così seguito abbia dato modo di diffondere “posizioni estreme che finiscono per ammantarsi di una sorta di ufficialità inaccettabile”. È allo stesso modo inaccettabile legare il rilancio dell’economia italiana all’abolizione della caccia e a una nuova dieta vegetariana collettiva.
La caccia è fondamentale sia per la ripresa del Paese sia per la tutela di ambiente, biodiversità e produzioni agricole. La cabina di regia chiede dunque di essere inserita stabilmente tra gli interlocutori istituzionali con cui il governo instauri un dialogo costante.
Anche perché, sia lecito dirlo quasi a parte, non è una mossa granché astuta dar segno di escludere l’associazionismo mentre si avvicinano elezioni regionali delicatissime.
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