Dopo la revisione dei key concept Michele Sorrenti (Fidc) delinea le prospettive della prossima stagione di caccia alla migratoria.
È molto probabile che l’Ispra adegui i propri pareri all’ultima versione dei key concept, più restrittiva di quanto sarebbe stata se le autorità italiane avessero tenuto conto degli studi prodotti dalle associazioni venatorie: per evitare di veder compressa la prossima stagione di caccia alla migratoria, la Federcaccia e la cabina di regia hanno già scritto al governo e soprattutto alle Regioni cui hanno chiesto di non arretrare rispetto alle date stabilite dalla legge 157/92. Lo fa sapere Michele Sorrenti, responsabile dell’Ufficio studi e ricerche della Federcaccia.
In molti casi, dice Sorrenti, sono infatti a disposizione studi e dati che permettono di discostarsi motivatamente dal parere Ispra. La chiusura può dunque restar fissata al 31 gennaio per tutte le specie coinvolte, su tutte tordo sassello, tordo bottaccio, alzavola e cesena; se invece le Regioni accorceranno la stagione, la Federcaccia e la cabina di regia del mondo venatorio sono già pronte a ricorrere al Tar. Resta da sorvegliare anche la situazione di germano reale e gallinella d’acqua, per i quali i nuovi key concept prevedono un anticipo della stagione riproduttiva.
La risposta alla Lipu
Il commento di Sorrenti è arrivato a poche ore dalla nota della Lipu, da lui bollata come «temeraria e prematura». Per la Lipu infatti l’Italia rischia che la Commissione europea apra una procedura d’infrazione se la chiusura della caccia al tordo si estenderà oltre il 31 dicembre, e oltre il 10 gennaio a tutte le specie di uccelli acquatici. Completata la revisione dei key concept, per la Lipu ora è il momento di risolvere la questione della caccia alle specie in cattivo stato di conservazione; la preoccupano innanzitutto moriglione, pavoncella e tortora ma anche pernice bianca, coturnice e allodola.
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