Il presidente nazionale della Libera Caccia chiede alla politica di attivarsi per inserire i calendari venatori nelle leggi regionali anziché in delibere di giunta.
La via principale per «porre fine alla ridicola sceneggiata agostana» passa dalla possibilità di fissare i calendari venatori per legge, «il primo e il più importante traguardo che vogliamo raggiungere quanto prima»: ne è convinto Paolo Sparvoli, presidente nazionale della Libera Caccia, che affida le proprie riflessioni a una lettera aperta inviata ai cacciatori nei giorni della preapertura.
È uno dei passaggi chiave della proposta di legge presentata dal deputato leghista Francesco Bruzzone, e pesantemente ostacolata dal Movimento 5 Stelle in commissione Agricoltura alla Camera; per la Libera Caccia si tratta di un intervento urgente ma da solo non sufficiente: è infatti necessario rivisitare in maniera «organica e scientifica» una normativa che «non tiene in alcuna considerazione gli enormi cambiamenti intervenuti in questi anni», a cominciare dal numero di animali selvatici «ormai insostenibile», da gestire «con criteri tecnici rigorosi» e non sulla base «degli isterismi immotivati dell’animalismo più integralista».
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