Sovrapposto Fabarm Elos B2 AL Classic Paradox Gold calibro 12: ottimo per la caccia alla beccaccia e, in generale, per insidiare i selvatici con il cane da ferma in quei contesti in cui la distanza di tiro si mantiene entro distanze brevi o medie
Il sovrapposto Fabarm Paradox Gold è molto compatto. E non poteva che essere così, date le canne di soli 24” (61 cm di lunghezza), cosa che permette al cacciatore una certa agilità nel folto di un bosco, una certa maneggevolezza che non può che aiutare nel momento topico del tiro e nel corso degli spostamenti.
Il nuovo sovrapposto Fabarm appare proporzionato nelle sue minute dimensioni e niente affatto sgraziato. L’impressione è quella (confermata poi dal peso generale dell’arma di circa 2,75 kg) di una leggerezza di forme e dimensioni che sono due qualità davvero utili sul campo di caccia, spesso e volentieri rappresentato da vegetazione intricata con visuale ridotta.
Una bella incisione
La bascula in Ergal 55 (da cui la sigla AL), larga circa 41 mm nella porzione anteriore, è finita nichelata e dona luce all’arma. Secondo tradizione radicata in Fabarm, è pure incisa, in modo abbastanza elaborato. Riscontriamo, infatti, un’incisione a laser, eseguita dalla Bottega Giovanelli, con scene di caccia attinenti alla destinazione dell’arma. La beccaccia appare ben raffigurata (specialmente quella sul fianco destro) e naturale. Buona anche la definizione dell’incisione, che alterna dei tratteggi a punti in cui il dettaglio si fa più preciso.
Il petto di bascula risulta più semplice, con il solo alluminio (lega di alluminio) spazzolato e le incisioni con la denominazione dell’arma. Nella fossetta che accoglie la parte metallica della bascula all’apertura del basculante compare l’evidenza del test di sovra pressione a 1.630 bar, da molti anni vanto della Fabarm sui propri fucili.
La minuteria
Passando alla minuteria, la chiave di apertura è molto semplice, liscia e brunita. La palmetta non è dotata di zigrinatura ma la forma “aerodinamica” della stessa rende davvero agevole l’apertura del basculante. Anche questo particolare è in voga da diversi anni sui fucili Fabarm e sembra una scelta stilistica azzeccata. Sulla codetta di bascula, con finitura nichelata, compare il cursore della sicura, brunito e di ottime dimensioni. La facilità con cui si aziona il comando è esemplare, dal momento che incorpora anche il selettore di canna. Quest’ultimo, dotato di una godronatura trasversale che ne rende agevole l’azionamento, lascia intravedere anche i punti rossi, a seconda della canna prescelta che spara per prima.
Il numero di serie dell’arma è visibile quando si aziona la chiave di apertura. Il ponticello è un classico ovale brunito che accoglie un monogrilletto selettivo dorato e zigrinato che cade naturalmente sotto la falange del dito indice deputato allo sparo.
La calciatura del sovrapposto Fabarm
Dicevamo dell’eleganza leggera del Paradox Gold. Lo si può evincere anche dalla calciatura e dalle canne. Fabarm ha scelto un legno di noce selezionato finito a olio per questo fucile, scelta azzeccata e indovinata pur senza ricorrere a roboanti (e fantasiose) attribuzioni lignee o ad arricchimenti artificiali. La pasta del noce è di buona qualità, non particolarmente venato, ma davvero piacevole nell’uso quotidiano.
L’impugnatura è a pistola, ben conformata e di foggia molto comoda per quasi tutte le tipologie di mani. Difficile che l’animale ci sorprenda all’improvviso, ma anche in quel caso il Fabarm Paradox Gold consente agevolmente uno sparo rapido. Lo zigrino è piuttosto classico e non arreca fastidio all’utilizzatore durante l’uso.
Il calcio termina con un calciolo in plastica rigida da 12 mm di altezza che non mi ha fatto impazzire. Volendo, si può facilmente sostituire con un altro calciolo, magari attingendo proprio dalla gamma Fabarm, tra quelli microcell Hra. La Lop (Length of pull) è settata di fabbrica a 370 mm, con pieghe del calcio 37/57 mm.
Gentile ed elegante l’astina, che termina con un tulipe che impreziosisce il Paradox Gold. Da applausi (stilisticamente parlando) lo sgancio dell’astina stessa. Non tanto per il meccanismo, rappresentato da un’unghia metallica che aziona un comando a pompa, quanto per la finitura della parte. Il dito che entra nella porzione metallica (ottimamente incassata nel legno, peraltro) ha buon gioco nello spazio e nel movimento, grazie a uno scasso allargato e comodo. Non si tratta di un comando elegante come un auget, ma certamente migliore di tanti altri che ho visto.
Meccanica classica
Per quanto riguarda la meccanica, essa non si discosta dal classico, con una chiusura gardonese (a tassello basso su ramponi non passanti il fondo il bascula) tanto semplice quanto robusta e affidabile nel corso degli anni e delle fucilate. Nella zona fra i percussori è stata inserita una piastrina in acciaio, avvitata con due robuste viti torx non bellissime da vedere, ma che garantiscono una tenuta senza pari rispetto alle piastrine che sono semplicemente posizionate a incastro. Bella la finitura interna della bascula, con il grosso puntone centrale deputato al caricamento dei cani all’apertura del basculante.
Le canne del nuovo sovrapposto Fabarm
Più interessante il discorso relativo alle canne, in particolare al primo tubo. Gli ultimi 15 cm presentano una raggiatura ottenuta per brocciatura. Perché una simile scelta? Fabarm ha sempre avuto in catalogo (da almeno 20 anni) un fucile con una canna parzialmente raggiata. Soluzione che si discosta dall’avere una canna interamente raggiata o dall’avere una canna che dispone dello strozzatore raggiato. Ogni sistema va bene, dal momento che lo scopo è quello di aprire la rosata a breve distanza con lo scopo di ingaggiare efficacemente l’arcera, ma la soluzione adottata da Fabarm si pone nel mezzo, avendo individuato nei 15 cm terminali la misura più corretta per aprire lo sciame dei pallini senza sguarnire la rosata con dei buchi al centro. Nel contempo la rigatura dovrebbe assicurare non solo la dispersione, ma anche preservare l’integrità della selvaggina, evitando di “annaffiarla” letteralmente di piombo.
La seconda canna dispone invece degli strozzatori intercambiabili, del tipo Inner Hp da 82 mm di lunghezza a profilo iperbolico. In dotazione ve ne sono ben quattro denominati Cyl (0/10), Short (2/10), Medium (5/10), Long (7/10), che coprono tutte le esigenze del cacciatore per la seconda canna.
Tecnologia Tribore Hp
Le canne del sovrapposto Fabarm Paradox Gold si avvalgono ovviamente della tecnologia Tribore Hp. Sono realizzate in acciaio nickel-cromo-molibdeno, forate dal pieno e rappresentano uno dei vanti balistici della Fabarm, grazie alla loro particolare geometria interna che determina la formazione di rosate guarnite e regolari. Tutti gli strozzatori possono sparare le munizioni in acciaio, senza distinzione di strozzatura, dato non da poco. La chiave per il montaggio/smontaggio degli strozzatori è realizzata in metallo, di buona fattura, ed è dotata di pulisci filetti. Sulla canna inferiore si trova saldata l’olivetta porta cinghia anteriore. Gli strozzatori e la chiave sono contenuti in una pratica scatolina di plastica con logo Fabarm.
Le canne non presentano i bindellini laterali, cosa che restituisce al Paradox Gold uno swing laterale eccellente e una linea filante. Questo sovrapposto Fabarm non dispone invece di una bindella superiore vera e propria che corre per l’intera lunghezza delle canne, bensì di un bindellino da 6 mm (rabescato anti riflesso) nella parte prossimale e nei pressi della volata, in questo punto sormontata da un mirino in fibra ottica di colore rosso della Lpa, di buone dimensioni e ben visibile anche in condizioni di luce difficili.
Camera di scoppio tipo magnum
La camera di scoppio è del tipo magnum, da 76 mm. Mi sembra ridondante pensare di utilizzare cartucce da 56 grammi di piombo in questo fucile, per via di un rinculo e di un impennamento che inevitabilmente aumenterebbero con l’aumentare della grammatura. Ma, volendo, si può, anche se non ha molto senso.
Bella la finitura delle canne, completamente satinate e con una texture gradevole, oltre che immune da fastidiosi riflessi che si possono riscontrare invece su canne che presentano la usuale brunitura lucida. L’estrazione delle cartucce è automatica.
La prova del sovrapposto Fabarm al campo di tiro
Per la prova di sparo del nuovo sovrapposto Fabarm ci siamo avvalsi della collaborazione dell’impianto di tiro a volo “Il Bettolino” di Trenzano. Laurent Gaude, direttore commerciale Fabarm, mi ha fatto compagnia in pedana e abbiamo testato un paio di fucili Fabarm sui piattelli del percorso di caccia.
La prova è stata effettuata in una calda giornata estiva. Anche utilizzando le “normali” cartucce da tiro (cartucce Fiocchi F3 Sporting da 28 grammi di piombo numero 7 e ½) ho avuto ottimi risultati sino ai piattelli abbordabili. Più difficoltà (sempre con la prima canna, non certo con la seconda dove avevo montato lo strozzatore Medium e poi il Long) sui piattelli che partivano già a distanza e in allontanamento, mentre su quelli che arrivavano da dietro o su quelli più vicini, non c’era scampo per i dischetti di argilla.
Un test ulteriore
Poi, grazie alla complicità del titolare dell’impianto, a campo chiuso al pubblico mi sono fatto chiamare i piattelli a mia insaputa, dopo essermi posizionato all’incirca una decina di metri più in avanti delle pedane. Questo test mi è di grande utilità nel valutare le performance balistiche dell’arma con lo sparo in rapidità e simula verosimilmente una situazione venatoria (quasi) improvvisa e senza la certezza della posizione di sparo.
Il Fabarm Paradox Gold è molto rapido nel cambio di direzione e stabile alla fucilata, per lo meno con le grammature utilizzate. Infine, a completamento della prova, anche uno sparo (ovviamente con la canna Paradox) su classico bersaglio in cartone con una cartuccia Fiocchi da 33 grammi di piombo numero 8 e borra in feltro, alla distanza di 15 metri. Sul bersaglio era stata disegnata la sagoma di una beccaccia in volo: nel bosco la regina non avrebbe avuto possibilità di fuga. L’unica incertezza che ho riscontrato, che non pregiudica la resa al tiro, è un angolo di apertura del basculante che andrebbe aumentato di un paio di gradi per consentire un più agevole caricamento.
Un sovrapposto elegante e di sostanza
Il sovrapposto Fabarm Paradox Gold viene consegnato con un’economica scatola di cartone e ci sentiamo di suggerire almeno l’adozione di una valigetta di plastica o, in alternativa, uno di quei foderi eleganti di cui Fabarm dispone in gamma. Il prezzo di acquisto è stato fissato in 1.788 euro (al netto di eventuali sconti applicabili), una cifra giustificata in pieno dalla bontà balistica delle canne e della canna Paradox in particolare, e dall’equilibrio complessivo del fucile, che gode di tre anni di garanzia. Lo vedremo anche in un calibro 20? Chi lo sa, non ci resta che aspettare e vedere. Per il momento il calibro 12 funziona molto bene.
Sovrapposto Fabarm Elos B2 AL Classic Paradox Gold
Calibro: | 12 | |
Camera di cartuccia: | 76 mm (3”) | |
Tipologia d’arma: | sovrapposto da caccia | |
Sistema di chiusura: | tassello basso trasversale ai ramponi | |
Bascula: | in Ergal 55 | |
Finitura/incisione: | bascula nichelata con incisioni a laser della Bottega Giovanelli con scene di caccia e animali (beccaccia) riportata in oro | |
Canne: | acciaio trilegato con foratura Tribore Hp | |
Lunghezza canne: | 61 cm | |
Strozzatori: | prima canna dotata di raggiatura Paradox nei 15 cm terminali; seconda canna munita di strozzatori intercambiabili Inner Hp da 82 mm di lunghezza. 4 strozzatori in dotazione (Short, Medium, Long e Extreme) | |
Estrazione: | automatica | |
Bindella: | presente nei pressi della culatta e della volata, da 6 mm, rabescata antiriflesso | |
Grilletto: | monogrilletto dorato e zigrinato | |
Mirino: | in fibra otica di colore rosso Lpa | |
Sicura: | a slitta sulla codetta di bascula, con selettore per l’inversione dei cani | |
Calciatura: | noce europeo selezionato finito ad olio, zigrino laserato. Impugnatura a pistola con astina a becco d’oca e sgancio a pompa. Calciolo in plastica da 12 mm | |
Peso (appross.): | 2,75 kg circa | |
Prezzo: | 1.788 euro |