Il presidente del Tar ha accolto in via cautelare il ricorso contro la preapertura della caccia in Campania.
Il consiglio regionale non ha ancora approvato i piani faunistici provinciali proposti dalla giunta: col decreto 1361/2023 Paolo Severini, il presidente della terza sezione del Tar, ha dunque deciso d’accoglie il ricorso di Enpa, Lipu, Wwf e Lndc e d’intervenire sul calendario venatorio della Campania sospendendo la preapertura della caccia a merlo, ghiandaia (3, 9 e 10 settembre) e tortora (3 e 10 settembre).
Alla tortora in Campania si rischia di non andare a caccia neppure nelle date standard. A meno di nuovi interventi, in attesa della camera di consiglio del 26 settembre la stagione infatti non aprirà neppure domenica 17 (chiusura prevista 15 ottobre): la giunta infatti non ha attuato né comunicato all’Ispra gli interventi previsti dal piano di gestione nazionale; e non è adeguato il sistema di monitoraggio che prevede l’annotazione entro 24 ore dall’abbattimento.
Il presidente del Tar è intervenuto anche sul capitolo che vieta la caccia nelle zone colpite da incendi nell’ultimo decennio; visto che non tutti gli uffici comunali del catasto hanno aggiornato la cartografia, il divieto s’estende a tutte le zone inserite nel portale degli incendi boschivi gestito dall’Arma dei carabinieri.
Bisognerà infine attendere il 26 settembre per sapere se la chiusura della caccia ai turdidi (cesena, tordo sassello, tordo bottaccio) sarà anticipata dal 20 al 10 gennaio.
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