È in edicola il nuovo numero della storica rivista di caccia: su Sentieri di Caccia ottobre 2019 c’è ampio spazio per cani da seguita e da ferma, test di armi e munizioni, gestione faunistico-venatoria.
La caccia al beccaccino è una sorta di università venatoria; ne è convinto Giovanni Mastroianni che firma l’articolo che apre Sentieri di Caccia ottobre 2019. Sono tante le teorie per affrontare l’azione di caccia nel modo più corretto, ma l’esperienza ne suggerisce alcune in particolare, utili per una conclusione positiva.
La caccia con il cane da ferma è per l’appunto il primo piatto forte della rivista, in edicola da sabato 28 settembre. Starna e pernice rossa rappresentano l’essenza della cinofilia venatoria, l’abbandono dei territori di alta collina e soprattutto di montagna ha quasi inflitto loro un colpo di grazia. Ma, ne è convinto Lucio Scaramuzza, questa situazione potrebbe paradossalmente rappresentare un punto di partenza per rivoluzionare il mondo della caccia stesso.
Rossella Di Palma si concentra invece sul cane a riposo: il luogo in cui lo si fa abitare ha effetti profondi sul suo benessere, ossia sulla salute psicofisica e sul rendimento in campo. Conviene dunque adoperarsi per migliorare gli alloggi: l’intervento può essere molto semplice e ricco di conseguenze positive.
Nella schiera di cinofili non può mancare Emanuele Nava che conversa di porcelaine con Luca Baldoni, esperto giudice Enci e stimato allevatore di segugi francesi.
La gestione faunistico-venatoria su Sentieri di Caccia ottobre 2019
Distruzione e degrado degli habitat, costruzione di infrastrutture, bracconaggio attività venatoria, utilizzo del piombo: Ivano Confortini spiega come le attività umane abbiano un impatto deciso sulla vita e le abitudini degli uccelli migratori.
Di comportamento dei selvatici scrivono anche Stefano Mattioli e Roberto Mazzoni della Stella: il primo riporta e commenta dati e informazioni circa le specie che consumano maggiormente le carcasse e il secondo spiega da che cosa sono influenzati i movimenti dei cinghiali.
Il cuore dell’Almanacco del cacciatore a palla è invece il daino: oggi cacciato sempre più diffusamente in Europa, scrive Enrico Garelli Pachner, è forse l’ungulato che ha avuto più difficoltà a esser considerato un selvatico vero.
Impossibile poi perdere Venastoria, la rubrica che Demian Planitzer dedica a racconti e aneddoti sulle tradizioni della caccia. La sua penna arguta stavolta tratteggia lo scrittore Bresciani in “Oh Dio, l’orso!”, una serie di stranezze sull’aquila e… una bicicletta tutta cromata.
Su Sentieri di Caccia ottobre 2019 c’è anche la politica venatoria: tra le altre, la voce della CCT si fa sentire ben decisa sui ddl che possono cambiare il volto della caccia in Italia.
Test di armi e munizioni su Sentieri di Caccia ottobre 2019
Industriali sì, ma per la precisione che se ne ottiene quando si utilizzano riportano a una sapienza artigianale. Giuseppe Cerullo descrive così le munizioni Danesi Asso calibro 20. Il capitolo cartucce da caccia prosegue con la ricetta di ricarica proposta da Simone Bertini insieme a Paolo Guerrucci e Alessandro Iacolina. I tre pensano a una calibro 12 da 46 grammi, con una struttura particolare e l’inserimento di un buffer in sughero. La munizione è dedicata a chi intende utilizzare cariche pesanti su selvatici robusti e diffidenti.
Lo stesso Simone Bertini e Matteo Brogi si dividono il capitolo armi. Su Sentieri di Caccia ottobre 2019 escono i test del fucile sovrapposto da caccia Beretta 686 Silver Pigeon I calibro 12 e della carabina straight pull Blaser R8 Ultimate .308 Winchester.
E dopo l’attualità, le foto dei lettori, le news e L’occhio indiscreto di Felice Modica si chiude a tavola. Lo chef Stefano Marinucci presenta infatti la ricetta “beccacce nostrane con fantasia di verdure”.
Buona lettura dallo staff di Sentieri di Caccia.