La presenza di carne di selvaggina nell’alimentazione è utile a combattere la cultura dello spreco.
La presenza di carne di selvaggina nell’alimentazione può essere una delle chiavi per attuare la transizione ecologica resa ormai inevitabile dagli eventi: è quanto è emerso dal confronto tra Carlo Petrini e Maurizio Zipponi, rispettivamente fondatore di Slow Food e presidente della Fondazione Una, durante Futura Expo; la carne di selvaggina è infatti una fonte di proteine animali pienamente sostenibile.
Petrini ha ricordato quali siano i cardini della transizione ecologica che necessariamente diventa anche transizione alimentare: presa di coscienza della finitezza delle risorse; necessità di tenere in equilibrio progresso e natura; costruzione di nuovi modelli economici basati su bene comune e bene relazionale; responsabilità alimentare. Nel nuovo paradigma «è impensabile continuare a vivere nella cultura dello spreco, nella quale più del 32% del cibo prodotto non viene consumato».
Tra i principi che informano l’attività della Fondazione Una c’è la modifica del paradigma alimentare; la si ottiene solo favorendo il dialogo tra tutti i soggetti coinvolti, cacciatori compresi.
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