Urca Macerata ha dato il via a un progetto pilota per salvare i piccoli di capriolo durante lo sfalcio dei prati.
Un drone con fotocamera a rilevatore termico: è il cuore del progetto pilota con cui Urca Macerata vuol mettere al sicuro i piccoli di capriolo durante lo sfalcio dei prati. Il progetto, in collaborazione con l’Atc Macerata 2 e il Parco nazionale dei Monti Sibillini, ha preso il via nelle scorse settimane. E Urca auspica di renderlo completamente operativo nella prossima primavera, tra maggio e giugno 2020. Anche perché l’utilizzo di questa tecnologia può affinare le basi del monitoraggio faunistico.
I droni sorvolano i prati da sfalciare. E, grazie al rilevatore termico, identificano i piccoli di capriolo che lì si rifugiano e rischiano di essere uccisi o feriti. Nel progetto pilota Urca Macerata utilizza un quadrirotore costruito da Apr Italia: 40 minuti l’autonomia, elevata la trasportabilità. Oltre che ai dispositivi di radiocontrollo, a terra il drone è collegato a un tablet e a un monitor addizionale, sui quali si proiettano in tempo reale le immagini rilevate.