Chiara la volontà politica: in Umbria la stagione di caccia collettiva al cinghiale durerà fino al 28 febbraio.
Manca soltanto la delibera della giunta regionale, poi in Umbria la stagione di caccia al cinghiale si allungherà fino al 28 febbraio; il commissario straordinario Vincenzo Caputo si è infatti detto favorevole a inserire quest’indicazione nell’atto che aggiorna il piano di sorveglianza ed eradicazione della peste suina africana.
Lo ha annunciato Luca Coletto, assessore alla Salute, rispondendo a un’interrogazione della consigliera leghista Manuela Puletti; lo ha poi ribadito in una nota congiunta firmata assieme al vicepresidente Roberto Morroni, titolare della delega all’Agricoltura. «L’Ispra» ha detto Coletto «ha mosso critiche in apparente contrasto con [l’obiettivo di eradicare] la peste suina africana; pertanto abbiamo sottoposto il piano al commissario straordinario, per capire come muoverci».
In Umbria il numero di cinghiali da abbattere supera i 44.000; alcuni comuni (Assisi, Perugia, Gubbio, Castiglion del Lago) sono identificati come aree estremamente critiche; a rischio medio Cannara, Marsciano, Bettona, Spoleto, Città di Castello e Narni.
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