Saphire è l’acronimo di Sabatti All Purpose Hunting Italian Rifle (ci ricorda i vecchi Topolino della nostra infanzia, con i lunghissimi acronimi delle Giovani Marmotte), ma il termine riecheggia anche la parola “zaffiro”, a indicare un qualcosa di prezioso e ricercato. La Sabatti Saphire è una carabina bolt action con azione in lega e otturatore con tre tenoni ribassati: ovvio che la chiusura avvenga non sulla lega del castello ma in un’apposita estensione della canna (barrel extension) realizzata in acciaio trilegato NiCrMo opportunamente trattato termicamente. Il ricorso a tre tenoni richiede un angolo di soli sessanta gradi per l’apertura e la chiusura: dato che l’armamento del percussore avviene totalmente al momento dell’apertura, è evidente che lo sforzo richiesto sarà un poco superiore a quello delle armi con due soli tenoni contrapposti; il movimento di apertura è comunque privo di impuntamenti e ripropone la caratteristica dei bolt action Sabatti di essere come in due tempi, dato che nell’ultima parte del movimento entra in ballo una potente estrazione primaria che provoca un certo indurimento.
Cambio di calibro
Il castello della Saphire è molto personale e contribuisce a farla riconoscere al primo sguardo: l’alternanza di spigoli e piani dà immediatamente un’impressione di robustezza, così come i rialzi, anteriore e posteriore, che vanno a formare gli attacchi integrali per l’ottica e contribuiscono a dare alla carabina un aspetto importante. Innegabili i vantaggi di avere gli attacchi realizzati di pezzo: nessuna ricerca affannosa delle basi, nessun rischio di disallineamento orizzontale o verticale e, tanto per gradire, un certo risparmio. Il castello è dimensionato per cartucce di classe .30-06 e la corsa dell’otturatore è tale da garantire alimentazione ed espulsione di questi calibri lunghi: azione unica, quindi, ma non è una limitazione perché la Saphire è arma modulare che, con la sostituzione di alcune componenti, consente di cambiare calibro e configurazione. La canna, infatti, è facilmente smontabile e l’otturatore è realizzato in tre parti, una delle quali è la testina otturatrice, disponibile con sede del fondello stretto (classe .308) e largo (calibri Magnum). Anche il sottoguardia, quello che molti chiamano Dbm dato che utilizza un caricatore prismatico amovibile, è disponibile in due configurazioni, una per ospitare un astuccio corto e una per quello lungo. Ricapitolando: per cambiare calibro, per esempio dal .308 al .243, può essere sufficiente acquistare una canna nuova, mentre nel caso peggiore oltre alla canna è necessaria una nuova testina, un nuovo Dbm e il relativo caricatore, come se si vuol passare dal .308 al 7 Remington Magnum. In ogni caso il vantaggio è evidente. L’otturatore è del tipo a tutto diametro e con i tre tenoni scavati: questa caratteristica consente di realizzare facilmente sia il castello sia l’otturatore stesso, senza contare che non si ottengono problemi di impuntamento, ma uno scorrimento fluido e senza intoppi dato che tale soluzione vede un lungo cilindro che si muove in un semplice foro rettificato.
Sfumature mitteleuropee
L’otturatore è realizzato in tre pezzi: testina otturatrice, corpo e manetta. Della prima abbiamo già detto e qui possiamo rimarcarne le ottime finiture; la parte centrale è costituita dal lungo cilindro rettificato, le cui uniche lavorazioni a macchina sono quelle necessarie per ricavare la rampa posteriore per armare il percussore, uno scasso rettangolare in cui inserire la coda della manetta di armamento e due semplici fresature longitudinali, una per impegnare la leva di blocco e una multifunzione di cui diremo in seguito. La manetta è la terza parte dell’otturatore: la sua radice si inserisce nel foro quadrato del cilindro centrale e porta la filettatura in cui fa presa il gruppo percussore. Attualmente la sua parte esterna è sagomata a spatola, ma la Sabatti prevede di rendere disponibili altre forme, come quella classica a palla o quelle più moderne di tipo tattico. La parte terminale dell’otturatore è uno dei segni distintivi delle bolt action. Difficile dire qualcosa di nuovo in questo settore e infatti la Sabatti ha scelto di seguire una soluzione che ricorda altre carabine di origine centro europea: ad azione scarica, la coda del percussore risulta a filo del tappo, a sua volta a filo del castello, il tutto con linee pulite ed eleganti. A percussore armato la sua coda sporge di alcuni millimetri: un piccolo foro è in questo caso visibile e può servire per lo smontaggio del complesso dopo avervi inserito un piccolo perno, sistema tipicamente Sabatti. Due parole sulla seconda fresatura longitudinale presente sul corpo otturatore, una lunga pista a sezione rettangolare che nella parte finale, posteriormente, curva verso sinistra. Sul cielo del castello, nel ponte posteriore, sporge la testa di un perno in acciaio che la impegna e così quando si apre l’azione l’otturatore è costretto a ruotare di qualche grado, dando così luogo a un’efficace estrazione primaria, mentre in chiusura permette di forzare la cameratura di cartucce sporche o leggermente deformate: ovvio che i piani necessari a queste azioni non potessero essere realizzati nella lega leggera del castello. Ma, oltre a questa indispensabile funzione, la lunga fresatura risulta visibile attraverso la finestra di espulsione e alleggerisce l’estetica dell’otturatore di grosso diametro.
Lega leggera
Capitolo sicura manuale: sulla Saphire si trova una leva che blocca sia il gruppo di scatto sia l’otturatore che quindi a sicura inserita non è possibile aprire. Il castello è realizzato in lega leggera ed è progettato per permettere un rapido smontaggio della canna. Sotto il ponte anteriore si trovano tre bulloni che provvedono a stringerlo intorno alla barrel extension, cosa possibile grazie al fatto che il ponte stesso è interrotto da una fessura longitudinale inferiore. Le tre viti sono poste alternate e quella di mezzo provvede a trattenere anche una boccola filettata, in acciaio, su cui va a fare presa la vite anteriore di fissaggio della meccanica alla calciatura. Anche il bullone posteriore non si avvita direttamente nella lega leggera, ma impegna un pezzo sagomato in acciaio che è incastrato nel castello: in definitiva si possono tirare bene le viti senza paura di fare danni. Il sottoguardia è di nuovo realizzato in lega leggera, ma è poi presente una piastrina in acciaio sul bordo dove va ad appoggiarsi la protuberanza anteriore del caricatore. Quello fornito con l’arma è un monofilare capace di tre colpi. Realizzato in acciaio brunito, finito lucido a parte il fondello, ha una complessa geometria dei labbri per meglio guidare la cartuccia in camera: con alcuni profili di palla il passaggio è fluido e senza intoppi, ma con altre si sente un certo impuntamento e si deve agire con decisone. L’astuccio è trattenuto all’interno dell’arma da un piccolo dente anteriore e da un grosso perno circolare che si inserisce nella sua parete posteriore. Questo perno, che è poi il fermo del caricatore, è comandato da una comoda leva la cui testa sporge all’interno della guardia del grilletto: la molla che la serve è decisamente dura e se si intende inserire l’astuccio senza difficoltà conviene premere questa leva anche al momento dell’inserimento.
Colpo per colpo
All’interno della canna, realizzata in acciaio titolato e ottenuta per martellatura a freddo, si trova l’innovativo profilo Mrr, una delle novità che hanno recentemente caratterizzato la produzione della Sabatti. Si tratta di un profilo che fa a meno dei classici spigoli vivi, sostituiti da una curva continua a due raggi: minore deformazione della palla, migliore sfruttamento dei gas, meno depositi parassitari, più facile pulizia e, soprattutto, una precisone invidiabile, come dimostrato dalle numerose vittorie in varie discipline ottenute con questo tipo di rigatura dalla Casa di Gardone. Il profilo della canna è tipicamente da caccia con una forte conicità iniziale e un diametro in volata di un pelo inferiore ai 16 millimetri; qui si trova poi una fi lettatura da mezzo pollice (1/2- 20tpi) utile per installare senza problemi un eventuale freno di bocca. Il fi letto è protetto da una boccola che si accoppia perfettamente con il resto della canna. La canna, lunga 60 centimetri e stabilmente unita al proprio barrel extension, è rimovibile facilmente svitando le tre viti sotto il ponte anteriore; la testa del perno è a vista nella parte anteriore della slitta Picatinny integrale, sporge all’interno del castello e funge da riferimento per il corretto montaggio della canna, andando a copiare il relativo scasso presente sul bordo della barrel extension. Sulla canna sono montate mire metalliche, nello specifico una robusta ed elegante tacca e un mirino regolabile in altezza, installato su un altrettanto elegante supporto: ovviamente il sistema primario sarà quello ottico o optoelettronico, ma avere mire di emergenza è sempre un bonus, senza contare che queste contribuiscono a caratterizzare la silhouette della carabina. Tutte le parti metalliche, a eccezione dell’otturatore, sfoggiano una finitura nero opaco, forse in controtendenza rispetto ad altre armi da caccia, ma molto funzionale sul terreno. Rimane da dire che, come su praticamente tutte le bolt action con tenoni ribassati e otturatore di grosso diametro, si può caricare colpo per colpo ma solo dopo aver abboccato in camera la cartuccia; se la si lascia semplicemente cadere nella finestra di espulsione, si impunterà quasi certamente contro il bordo della canna. Lo scatto è quello tipico Sabatti, come sempre ottimo: a richiesta è possibile avere anche lo stecher che riduce drasticamente il già basso sforzo richiesto per lo sgancio del percussore.
Da appoggio e da imbracciata
Sono ben tre le calciature con cui è possibile ottenere la Saphire: la prima ha linee classiche ed è realizzata in un duro materiale sintetico, poi c’è l’innovativa thumbhole, con impugnatura dritta e ampio foro per il passaggio della mano, realizzata sempre con lo stesso materiale, e infine la calciatura più elegante, realizzata in legni di grado elevato e che ricalca le linee della prima. L’arma ricevuta per la prova è proprio vestita con la calciatura in legno, legno come detto ben figurato e ottimamente lavorato, con un accoppiamento alla meccanica realizzato alla perfezione. Fini zigrini presenti sulla pistola e sui fianchi dell’astina rendono salda la presa e anche punti critici, come sotto il poggiaguancia e l’accoppiamento con il sottile calciolo in gomma, sono privi di qualsivoglia pecca; unico appunto è relativo alla presenza delle magliette snodate per la cinghia, identiche a quelle che si trovano sulle armi a canna liscia e con asole di ridotta ampiezza, peraltro facilmente sostituibili. Merita notare che la forma della calciatura si è dimostrata adatta e comoda sia per l’uso da appoggio sia da imbracciata. Quella in legno e in sintetico hanno la stessa identica forma e la differenza di prezzo è intorno ai 250 euro: la prima è molto pregevole e rende la Saphire in grado di tener testa alle carabine mitteleuropee di grande marca, quella in sintetico regge sicuramente meglio gli strapazzi di una caccia rude. Come precisone, queste carabine sono a tutti gli effetti delle Sabatti, ossia vere macchine da tiro, anche con le sottili canne di questi allestimenti venatori. Per testare le qualità della Saphire abbiamo esploso numerosi colpi di vario tipo, ingaggiando bersagli posti a cento metri e tirando informalmente a lattine e gong fino ai trecento: la rosata allegata, ottenuta con le Fiocchi Exacta da 168, sicuramente non da caccia ma ottima pietra di paragone, è indicativa da cosa possa dare la rigatura Mrr. In definitiva, la Sabatti ha oggi un nuovo asso nella manica: elegante, funzionale, precisa e per di più italiana.
LA SCHEDA
- Produttore: Sabatti
- Modello: Saphire
- Tipo: carabina bolt action
- Calibro: .308 Winchester (sostituendo alcune parti, è possibile cambiare fino a 12 calibri)
- Lunghezza canna: 600 mm
- Organi di mira: tacca fissa, mirino regolabile in altezza; basi Picatinny integrali al castello
- Sicure: leva manuale a due posizioni
- Materiali: acciai al nichel cromomolibdeno, differenziati in funzione dell’uso, per canna e otturatore; fusto e sottoguardia in lega leggera
- Finiture: brunitura (acciaio) e anodizzazione (lega leggera) opache
- Peso: 3,560 grammi
- Prezzo: 1.363 euro (calciatura sintetica 1.115 euro, thumbhole 1.204 euro)
- Info: www.sabatti.it /030 8912207