Guidati dal leghista Floriano Massardi, quarantadue consiglieri regionali della Lombardia hanno scritto al governo Meloni per chiedergli di ripristinare il ruolo e le funzioni dell’Ispra.
La sentenza del Consiglio di Stato sul calcolo delle piccole quantità per la caccia in deroga «stigmatizza un corto circuito» che dura ormai da anni: pertanto Floriano Massardi, consigliere regionale della Lega in Lombardia, ha scritto a Francesco Lollobrigida e Gilberto Pichetto Fratin, ministri dell’Agricoltura e dell’Ambiente, per chiedere «un intervento tempestivo del governo» nei confronti dei vertici dell’Ispra, affinché lo riportino alle funzioni originarie e ripristino il suo ruolo di «organismo scientifico altamente qualificato, privo però di potere decisionale».
In calce alla lettera si trovano le firme di altri quarantuno consiglieri regionali, compresi i capigruppo di maggioranza, che contestano «la grave inadempienza dell’Ispra in tema venatorio, in corso da almeno dieci anni»: il suo atteggiamento «spesso paralizza» l’esercizio delle prerogative delle Regioni. Le contestazioni non riguardano soltanto l’attivazione della caccia in deroga, ma anche i pareri sui calendari.
Nella lettera s’invita inoltre il governo a vigilare per evitare il moltiplicarsi di contenziosi, visto che in giudizio l’Ispra è difeso dall’Avvocatura dello Stato.
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