L’ordinanza del Consiglio di Stato sul calendario venatorio delle Marche ha ribadito quanto sia centrale il ruolo dell’Ispra nella gestione della caccia in Italia; la Federcaccia Brescia chiede dunque al governo d’intervenire.
L’ha evidenziato l’ordinanza del Consiglio di Stato sul calendario venatorio delle Marche, il ruolo dell’Ispra è sempre più cruciale nella gestione della caccia in Italia; i ministeri dell’Ambiente e in subordine dell’Agricoltura, ma in generale tutto il governo, devono dunque intervenire per assicurarsi di avere a che fare con un ente mosso solo da ragioni scientifiche, non ideologiche e neppure politiche. Lo scrive la Federcaccia Brescia in una lunga nota in cui commenta le vicende degli ultimi giorni.
Di fatto il parere dell’Ispra “pur non obbligatorio [in realtà è obbligatorio ma non vincolante, ndr], non in linea con le risultanze scientifiche degli altri Paesi europei e non motivato tecnicamente nei suoi rilievi, va accolto integralmente”; se dunque non s’interviene sulla sua struttura è inevitabile doversi confrontare con calendari venatori contratti sia a inizio sia a fine stagione.
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