Riforma della legge sulla caccia, ripreso l’esame del ddl Bruzzone

Riforma della legge sulla caccia, ripreso l’esame del ddl Bruzzone: cacciatore di spalle con fucile
© Budjak Studio / shutterstock

La commissione Agricoltura della Camera ha ripreso l’esame del ddl con cui il deputato leghista Francesco Bruzzone intende procedere alla riforma della legge sulla caccia, iniziativa complicata dall’ostruzionismo del Movimento 5 Stelle.

È come se gli ultimi tre mesi non fossero passati, anche se in realtà hanno registrato lo scontro tra il gruppo parlamentare della Lega e il governo Meloni, che gli ha chiesto di non impiegare la conversione del decreto agricoltura come veicolo per la riforma della legge sulla caccia, la 157/92: nella giornata di ieri la commissione Agricoltura della Camera ha ripreso l’esame del ddl Bruzzone (lo aveva lasciato in sospeso il 24 aprile), la strada verso la cui approvazione resta ancora lunghissima.

La seduta è durata poco meno di un’ora e mezza, dalle 11.35 alle 13 (poi stavano iniziando i lavori dell’assemblea); e i commissari hanno avuto modo soltanto di votare cinque emendamenti ostruzionistici del Movimento 5 Stelle, che con la firma di Alessandro Caramiello (è intervenuto su tutti e cinque, come Gaetano Amato e Susanna Cherchi) chiedeva d’inserire il piro-piro solitario, la quaglia tridattila, il gambecchio di Baird, il corriere mongolo e il gambecchio minore tra le specie protette.

Tempi lunghi

La sensazione di déjà vu è legittima: è la strategia con cui il Movimento 5 Stelle (nel programma per le elezioni europee aveva proposto il divieto generale di caccia) intende impedire, o quantomeno rallentare, l’approvazione della riforma.

Considerate le premesse non è detto che non ci riesca, perlomeno in questa sede; è probabile che parallelamente (ma è difficile pensare a uno sviluppo rapido, prima della pausa estiva) s’attivi il governo: il ministro Lollobrigida, cui l’Enalcaccia ha suggerito di presentare al parlamento un disegno di legge approvato dal consiglio dei ministri o in alternativa di firmare un decreto specifico, ha chiesto alle associazioni venatorie di segnalargli le urgenze principali.

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