Al momento non è previsto che nelle prossime sedute la commissione Agricoltura della Camera discuta il ddl Bruzzone di riforma della legge sulla caccia.
A meno di accordi tra le forze politiche o di un’accelerazione della maggioranza (ma non se ne ha la sensazione: l’aula è impegnata nel voto di fiducia sul decreto Pnrr, che sta calamitando tutte le attenzioni), nel corso di questa settimana la commissione Agricoltura della Camera non discuterà il ddl Bruzzone di riforma della legge sulla caccia.
Da poco modificato, l’ordine del giorno delle prossime sedute prevede soltanto l’esame dei documenti che codificano la nuova politica agricola comune; l’unico spiraglio lo lascia la convocazione dell’ufficio di presidenza che, integrato dai rappresentanti dei gruppi, si riunirà oggi intorno all’ora di pranzo. La tempistica originaria ha profondamente risentito dell’ostruzionismo del Movimento 5 Stelle, che ha sommerso il ddl di emendamenti (buona parte strumentali; ma alcuni, come quello sullo stato di protezione della tortora, potenzialmente efficaci).
Sta invece per concludersi la prima fase dell’esame del ddl che aumenta le pene per il maltrattamento animale (ma dalla sua applicazione la maggioranza ha già escluso i temi regolati dalle leggi speciali, come la caccia): la commissione Giustizia tornerà a discuterlo tra domani e giovedì; salvo ritardi, la prossima settimana è atteso l’approdo in aula.
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