Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura del governo Meloni, ha invitato le associazioni venatorie a segnalargli i punti imprescindibili per un’efficace riforma della legge sulla caccia.
Ha sollecitato «richieste scritte, chiare e possibilmente concordate» tra le diverse sigle, così da consentire al governo di valutarle ed eventualmente «dare attuazione alle istanze rappresentate»: l’Enalcaccia racconta che così Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, s’è rivolto alle associazioni venatorie nel corso della riunione sulla riforma della legge sulla caccia convocata dal sottosegretario Patrizio La Pietra.
Lollobrigida ha proposto una road map per dare attuazione «nei tempi più brevi possibili» alle modifiche che, per restare alla descrizione dell’Enalcaccia, consentiranno di svolgere la prossima stagione «senza incertezze e senza angosce», e s’è impegnato a seguire la discussione parlamentare.
Per Lamberto Cardia, presidente nazionale dell’Enalcaccia, sono quattro i punti di maggior urgenza: evitare la sospensiva cautelare dei calendari in caso di ricorso (si potrebbe prevedere l’obbligo di ripristinare quello della stagione precedente); revisionare i key concept per la migratoria, appianando le difformità con i Paesi interessati dalle medesime rotte; definire chiaramente le zone di caccia in cui è vietato trasportare le munizioni in piombo; infine, ridurre i rischi di «procedure referendarie facilitate dalla raccolta di firme online».
Leggi le ultime notizie di caccia e i test di ottiche, armi e munizioni sul portale web di Caccia Magazine.