L’Intergruppo biodiversità, caccia e ruralità sarà attivo anche nella legislatura 2019-2024: lo ha annunciato la conferenza dei presidenti del parlamento europeo.
Sono più di 130 gli europarlamentari che hanno aderito all’Intergruppo biodiversità, caccia e ruralità, della cui ricostituzione la conferenza dei presidenti ha dato notizia. Del nuovo Intergruppo fanno parte 29 eurodeputati italiani. Si attende l’elenco aggiornato, sul portale del parlamento europeo campeggia ancora quello della scorsa legislatura.
La ricostituzione dell’Intergruppo è un forte segnale politico a sostegno dell’attività venatoria. Sta lì a significare che l’uso sostenibile del territorio e la conservazione della biodiversità sono in cima all’agenda. Istituito per la prima volta nel 1985, può servire come piattaforma strategica per la discussione tra parlamento, Commissione europea, esperti e portatori d’interessi. Da qui si possono proporre eventuali soluzioni e stimolare buone pratiche in tema di agricoltura, gestione e utilizzo del territorio, ovviamente caccia. Per la ricostituzione del gruppo è stato cruciale il ruolo di Alvaro Amaro, deputato portoghese del Partito popolare europeo.