Marta Evangelisti, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio regionale, fa sapere che la Lega per l’abolizione della caccia (Lac) ha presentato ricorso al Tar contro il calendario venatorio dell’Emilia Romagna.
Per il terzo anno di fila il Tar dovrà pronunciarsi sul calendario venatorio dell’Emilia Romagna, contro il quale la Lac ha presentato ricorso. Lo fa sapere Marta Evangelisti, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio, che chiede alla giunta regionale (dopo le dimissioni di Stefano Bonaccini eletto al parlamento europeo la guida Irene Priolo) se intenda difendere l’impianto «evitando inutili sospensioni» che «non entrano mai nel merito» delle questioni sollevate, e come si muoverà «per assicurare che la caccia cominci regolarmente il 15 settembre».
Per Evangelisti è inutile «approvare calendari fotocopia» e poi rischiare che sia la giustizia amministrativa a decidere come si svilupperà la stagione venatoria; considerati i precedenti, è giustificata la paura dei cacciatori che, «dopo aver sostenuto spese e organizzato le attività necessarie all’esercizio della caccia», temono modifiche al calendario se non addirittura un rinvio della data di apertura.
I tribunali amministrativi hanno già cominciato a modificare l’impianto della stagione deciso dalle giunte regionali: in Veneto è saltata la preapertura alla tortora (e a breve si discuteranno gli altri profili del ricorso), in Campania la preapertura in generale.
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