La Lac ha impugnato il calendario venatorio della Lombardia 2022/2023.
L’8 settembre il Tar si pronuncerà sul calendario venatorio della Lombardia contro il quale la Lac ha presentato ricorso chiedendo la sospensione del prelievo a tutte le specie cacciabili; lo fa sapere la Federcaccia che ha già annunciato che agli avvocati della Regione affiancherà i propri.
La Lac critica il calendario in più passaggi, dalle date d’apertura fino ai carnieri; per la Federcaccia si tratta però di «una presentazione distorta», visto che «l’unico motivo concreto di ricorso riguarda dieci giorni di caccia a tordo sassello e cesena» (chiusura prevista il 19 anziché il 10 gennaio come da parere Ispra). Lorenzo Bertacchi, presidente regionale della Federcaccia, assicura che ci sarà modo di presentare ai giudici «il corretto quadro normativo e regolamentare [all’interno del quale] si svolge la caccia in Lombardia».
In attesa della sentenza si procederà come da calendario sia per l’addestramento cani sia per la preapertura, ove prevista; per quanto un esito identico sia decisamente improbabile, è però comprensibile il timore che di qui a qualche settimana si replichi la situazione dell’anno scorso. Stavolta saranno sufficienti le cautele degli uffici regionali?
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