Ricarica calibro 9,3×62 Mauser con palla Geco Soft point di 255 grani: il test

Ricarica calibro 9,3x62 Mauser con palla Geco Soft point di 255 grani il test
© Giuseppe Cerullo / Caccia Magazine

La soft point della tedesca Geco è una palla da caccia di impostazione tradizionale: utilizzando quella nell’unica configurazione disponibile per il calibro, ossia 255 grani, abbiamo predisposto una ricarica in 9,3×62 Mauser.

La caratterizza il piombo esposito, una generosa presenza all’apice che garantisce una pronta espansione all’impatto: è la Geco soft point (255 grani), con struttura del puntuale Classic tip, la palla che ho impiegato per questa ricetta di ricarica calibro 9,3×62 Mauser.

Il mantello Ts jacket si presenta lucido con spigoli e dettagli ben definiti, e avvolge l’anima in piombo. Per queste sue caratteristiche è adattabile a molteplici contesti venatori.

La Geco soft point è disponibile in cinque calibri: .243” (105 grani), .308” (170 grani), .284” o 7 mm (165 grani), .366” o 9,3 mm (255 grani) e .323 o 8 mm (185 grani). Quella dedicata al calibro 9,3 mm in prova (codice produttore 2311842) pesa 16,5 grammi e ha coefficiente balistico di .277 in G1. Il peso medio rilevato sul numero di dieci misurazioni (254,70; 254,63; 254,53; 254,79; 254,77; 254,65; 254,73; 254,76; 254,59; 254,61 grani) è pari a 254,67 grani, con deviazione standard di soli 0,08 grani. Ho anche verificato uno scarto di 0,33 grani tra il peso medio rilevato e quello dichiarato.

Polvere Bp 107 per la ricarica 9,3×62 Mauser

La Bp 107 è una polvere bibasica a medio-basso contenuto di nitroglicerina, capace di un alto potenziale termodinamico a fronte di temperature di combustione non eccessive. I suoi granuli non sono calandrati, e si presentano sotto forma di piccole sfere perfettamente simmetriche.

La gelatinizzazione superficiale li protegge dall’umidità, per una combustione costante e un’ottima conservazione nel tempo. L’omogeneità del formato e la scorrevolezza rendono questa polvere adatta anche al dosaggio automatico con buona soddisfazione nella regolarità delle erogazioni.

Come tutte le polveri sferiche o sferico-laminate in stile Ball powder, è preferibile ricorrere a un energico impulso d’innesco per garantire la corretta combustione. Il manuale distribuito al pubblico da Baschieri & Pellagri suggerisce caso per caso l’innesco da adottare.

Per il suo livello di progressività la Bp 107 si presenta particolarmente idonea a servire il 9,3×62 Mauser insieme ai calibri .22-250 Remington, 7×57 Mauser, 30-30 Winchester, .308 Winchester, 7,5×55 Swiss, .303 British, 7,62×54 R, 8×57 Js, 9,3×74 R e .45/70 Government.

La gallery fotografica

La giusta dose

Per la ricarica della BP 107 calibro 9,3×62 Mauser il manuale Baschieri & Pellagri propone due soli proiettili: Swift A-frame da 250 grani e Hornady Interlock Sp-Rp da 286 grani. Per allestire le cartucce con la soft point Geco di 255 grani ho fatto riferimento alla palla Swift A-frame di 250 grani, che prevede un dosaggio di Bp 107 compreso tra 57,7 e 62,0 grani (con velocità rispettivamente di 735 e 775 m/s in canna lunga 600 millimetri con passo di rigatura di 1:10”). La dose di 61 grani dispensata nelle cartucce di prova è di un grano inferiore a quella massima consigliata, tuttavia l’analisi delle capsule d’innesco non lascia sospettare l’insorgenza di pressioni eccessive.

La Geco soft point ha raggiunto la velocità media di 729 m/s (732 m/s; 731 m/s; 726 m/s) con Sd calcolata di 2,62 m/s. Ho affidato i rilievi velocitari al cronografo a baionetta MagnetoSpeed installato alla volata della carabina semiautomatica Benelli Argo E Comfortech con canna lunga 560 millimetri.

Un innesco energico

Per assemblare queste cartucce calibro 9,3×62 Mauser ho utilizzato bossoli Sellier & Bellot reduci da diversi cicli di sparo. Per questo motivo li ho preventivamente ricalibrati in full length sizing die Hornady custom grade, lucidati in vibropulitore a graniglia e rettificati alla lunghezza di 61,80 millimetri con l’ausilio del tornietto manuale 1400-Xt Case trimming lathe di Redding.

Ho affidato l’accensione della Bp 107 affidata all’innesco large rifle magnum Rws 5333: per servire le polveri della serie Bp 100 la stessa Baschieri & Pellagri consiglia il ricorso a un energico impulso d’innesco. In ogni caso, resta una buona regola quando la colonna di polvere supera i 60 grani, come in questo caso.

Per l’inserimento della palla ho utilizzato la matrice seating della stessa serie Hornady installata su una pressa a singola stazione Redding. La Oal (overall length) della munizione ha fermato il calibro alla misura di 81,00 millimetri, senza eccedere il limite dimensionale previsto dalla Cip (Commissione internazionale permanente per la prova delle armi da fuoco portatili) che fissa in 83,60 millimetri la lunghezza massima prevista per 9,3×62 Mauser. Il passaggio nel factory crimp die della Lee precision ha completato le operazioni d’assemblaggio.

I dati balistici

Conoscendo il coefficiente balistico di .277 in G1 dichiarato per il proiettile Geco soft point di 255 grani e la velocità di 729 m/s sviluppata dalla ricarica calibro 9,3×62 Mauser, ho potuto definire la traiettoria a diverse distanze.

Impostando l’altezza dell’ottica alla misura di 50 millimetri, allineando le condizioni ambientali allo standard Icao (i rilievi si intendono effettuati sul livello del mare con temperatura di 15 °C, pressione atmosferica di 1.000 millibar e umidità relativa dello 0%) con un azzeramento dell’ottica alla distanza di 100 metri, il software X-act ha ipotizzato una caduta di -64 millimetri a 150 metri (con una velocità residua di 582 m/s); di -200 millimetri a 200 metri (538 m/s) e di -421 millimetri a 250 metri (496 m/s). L’energia sviluppata alla bocca è pari a 4.382 Joule, corrispondenti a 446,9 chilogrammetri.

La prova a 50 metri

rosata con munizioni ricaricate 9-3x62
Misura 20 millimetri tra i due centri più lontani la rosata di tre colpi ottenuta sulla linea dei 50 metri. Il terzo colpo è appena strappato in basso • © Giuseppe Cerullo / Caccia Magazine

Ho fissato a 50 metri la distanza di tiro, tipica per un tiro di caccia al cinghiale in battuta. Protagonista della prova è stata la Benelli Argo E Comfortech con canna lunga 560 milimetri, assicurata al banco con sacchetti di sabbia. Di corredo a questa carabina semiautomatica ho impiegato un’ottica Konus Pro M-30 con ingrandimenti variabili 1-4×24 installata sulla slitta in alluminio Benelli per mezzo di una coppia di anelli a sgancio rapido Konus Quick release.

Le condizioni ambientali hanno lasciato rilevare una temperatura di 20 °C, con umidità al 59%, pressione di 1.014 mbar e vento alla velocità di 32 km/h proveniente da Nord-Ovest. I tre colpi sono raggruppati nel diametro di 20 millimetri.

Ricarica di munizioni calibro 9,3×62 Mauser con palla Geco soft point: la scheda tecnica

  • Calibro: 9,3×62 Mauser
  • Palla: Geco Soft point
  • Peso: 255 grani
  • Bossolo: Sellier & Bellot
  • Polvere: Baschieri & Pellagri Bp 107
  • Dose: 61,0 grani
  • Innesco: Rws 5333
  • Oal: 81,00 mm
  • V0: 729 m/s
  • E0 joule: 4.382
  • E0 kgm: 446,9

Geco soft point: la scheda tecnica

  • Produttore: Geco, Kronacher Straße 63, Fürth, Germany
  • Distributore: Fabbrica d’armi Pietro Beretta, via Artigiani 1, Gardone Valtrompia (Bs)
  • Palla: Soft point
  • Calibro: .366
  • Peso: 255 grani (16,5 grammi)
  • Codice produttore: 2311842
  • Coefficiente balistico G1: .277

Scheda Cip del calibro 9,3×62 Mauser

  • Calibro: 9,3×62 mm Mauser
  • Diametro massimo del proiettile: 9,30 mm
  • Diametro canna: 9,00 – 9,28 mm
  • Lunghezza massima della cartuccia (Oal): 83,60 mm
  • Lunghezza massima del bossolo: 62,00 mm
  • Angolo di spalla: 17° 28’ 28”
  • Diametro del colletto: 9,92 mm
  • Diametro del fondello: 11,95 mm
  • Pressione di esercizio (media massimale): 3.900 bar
  • Tipologia inneschi: large rifle
  • Passo di rigatura tipico: 1/14” – 360 mm

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