La giunta ha approvato una delibera che supera il decreto del Tar e consente di riprendere la stagione di caccia in Lombardia.
La stagione di caccia in Lombardia si riavvierà in due tempi. Da sabato 25 settembre riprenderanno la caccia da appostamento a colombaccio, cornacchia grigia, cornacchia nera, gazza, ghiandaia e merlo e, fino a fine mese, l’addestramento cani. La caccia alla selvaggina stanziale (fagiano, starna, pernice rossa, lepre, coniglio selvatico, minilepre, volpe) e alla migratoria (tordo sassello e bottaccio, anatidi, beccaccia, beccaccino) sarà invece consentita dal 2 ottobre. Il decreto del Tar non aveva interrotto né la caccia al cinghiale né la caccia di selezione agli ungulati, governata da specifici decreti dirigenziali.
La delibera della Regione è valida fino al 7 ottobre, data in cui è prevista la camera di consiglio del Tar sul primo calendario venatorio. In seguito la giunta «deciderà quale strada intraprendere, garantendo comunque che la stagione prosegua».
La temporanea sospensione della caccia in Lombardia ha indotto il senatore leghista Francesco Bruzzone a presentare un’interrogazione al governo. La dinamica ricorrente, ricorsi al Tar e possibile sospensione del calendario, ogni anno mette a rischio la regolarità della stagione venatoria; si attendono dunque una risposta chiara e un’indicazione precisa dai ministeri della Transizione ecologica e dell’Agricoltura.
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