Il Tar ha respinto il ricorso cautelare delle associazioni animaliste e ambientaliste contro il calendario venatorio della Sicilia.
Dai tribunali del sud non arrivano soltanto cattive notizie: il Tar della Sicilia ha infatti respinto il ricorso cautelare di Wwf, Legambiente, Lipu, Enpa, Lndc e Lac contro il calendario venatorio della Sicilia rinviando l’esame approfondito alla camera di consiglio del 18 settembre.
Sono dunque salve sia l’apertura del 17 settembre, in linea con quanto previsto dalla legge 157/92, sia la preapertura a tortora (adeguato il piano di prelievo) e colombaccio, considerato anche il parere favorevole espresso dall’Ispra; una volta ottenuti i dati dei censimenti, la giunta regionale potrà inoltre valutare liberamente se autorizzare la preapertura anche al coniglio selvatico. Nessun problema neppure sull’addestramento cani negli ultimi giorni d’agosto.
Nell’udienza del 18 settembre il Tar dovrà decidere se consentire la caccia da appostamento al cinghiale fino a fine ottobre, se anticipare la chiusura della caccia ai turdidi, alla beccaccia e agli uccelli acquatici (al momento è fissata al 31 gennaio) e in generale se l’esercizio della caccia in Sicilia sia compatibile col contesto meteorologico e ambientale.
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