Quei pomeriggi di un giorno da cani è il titolo del nuovo libro di Felice Modica che racconta le storie dei suoi cani, annodate ai destini dei componenti della sua famiglia allargata, oltre il tempo scandito dalle domeniche che hanno sempre il profumo della caccia.
Quei pomeriggi di un giorno da cani è sul mio comodino. E di solito si parte dall’inizio. Ma quando scelgo un libro, io parto sempre dalla fine. Un vezzo, una brutta abitudine, un’assurdità, una chiave per entrare in un mondo, quello delle pagine che tengo in mano, quasi impossibile da sbirciare prima di avventurarsi tra le righe. Comunque sia, faccio così. Da sempre.
E per fine intendo proprio la fine, The End per dirla alla Jim Morrison. L’ultima frase. Dal punto finale al punto prima. Uno spazio elastico, nel quale ci può stare una sola parola, un intero periodo oppure tutto quello sta in mezzo a questi due estremi. Lì trovo il guizzo giusto che mi consiglia nella scelta del mio nuovo compagno, del mio nuovo libro.
“A me, invece, per pochi istanti, è toccata una grande fortuna che solo adesso riconosco: ho potuto guardare il mondo con gli occhi della phantasia, che ha la stessa radice di follia e che, come dice Aristotele, ha tratto il suo nome dalla luce (phaos), poiché senza luce è impossibile vedere”. È questa la fine del libro che Felice Modica, autore che per i lettori di Caccia Magazine non ha bisogno di presentazioni, ha di recente aggiunto alla sua bibliografia.
Storie di animali felici
All’apparenza un divertissement irriverente perfetto per far passare un’oretta lieve a chi ama la lettura, i cani e ha la caccia dentro. In “Quei pomeriggi di un giorno da cani – Storie di animali felici da Gelsomino a Hybris” Modica si districa nel mondo dei cani di casa, disegnando con la fantasia, appunto, ciò che pensano, ciò che vedono e ciò che vorrebbero dire del loro piccolo mondo antico i suoi animali. Quelli che lo accompagnano ora e quelli che gli sono stati accanto, in una rete di liaisons dangereuses tra cani, gatti e uomini che vivono sotto lo stesso tetto.
Apre le danze l’indomito Gelsomino dalla variegata ascendenza, approdato in casa Modica dopo una vita on the road non certo facile, ma che lo ha reso ancor più, oggi, un cane felice che segue la sua natura come un animale selvatico e che nel contempo gode dell’affetto e delle cure dei suoi umani.
E nella famiglia allargata regna indiscusso il bassotto Hybris, il cui nome indica l’invincibile tracotanza; naso di segugio e cuore di leone. Come in ogni regno che si rispetti non manca la regina, la giovane bracca francese Coco, destinata “a volare in aereo, inseguendo nel mondo i voli veloci delle pernici dei monti e quelli leggeri delle beccacce dei boschi”, ma che per ora, in attesa che la pandemia diventi un nebuloso ricordo, conquista a man bassa il cuore dei suoi sudditi. Compreso quello di Lord Byron, il fox terrier attaccabrighe.
Ognuno segue la propria indole
In una casa di cacciatori, uomini, cani, gatti che siano, ognuno segue la propria indole. Così Monsieur Wanhelsing, bassotto tedesco a pelo forte, taglia kaninchen, con le sue gesta di grande cacciatore di mosche e di zanzare, si è guadagnato il nome di battaglia ‘Nzinzino, ma i veri cacciatori (più che veri diciamo certificati), l’épagneul breton Zeus e il kurzhaar Fidel, sono stati i pilastri su cui si sono posate le gioie venatorie – e non solo – di Modica, preceduti nel tempo e nella vita da altri indimenticati compagni di caccia tra cui Pelè, dalla confusa ascendenza ma eccellente cane da conigli e lepri. E di tutti questi la francesina Coco ne è l’erede.
Una saga interspecifica di ispirazione durreliana
In questa saga interspecifica di ispirazione durreliana che unisce i protagonisti di questa famiglia allargata il leitmotiv è potente. E ci accompagna fino alla fine a cui si arriva velocemente correndo attraverso lo stile incalzante e valkiriano della scrittura di Felice Modica che ci suggerisce filosofia e morale scrutando nel cuore dei cani e dei gatti di casa. Il leitmotiv è dunque la ricerca di quel “guscio, un riparo al cui interno si contemperano le leggi dell’evoluzione e il mistero della creazione. Dio e Darwin, che non sono incompatibili”. Un guscio di cane per l’esattezza che contiene – e in questa spiegazione mi assiste Neruda – “l’antica amicizia, la gioia di essere cane e di essere uomo tramutata in un solo animale che cammina muovendo sei zampe e una coda intrisa di rugiada”.
Come acquistare il libro
- Autore: Felice Modica
- Titolo: Quei pomeriggi di un giorno da cani. Storie di animali felici da Gelsomino a Hybris
- Editore: Società Europea di Edizioni. 64 pagine.
- Acquistabile in edicola allegato a Il Giornale fino a esaurimento e sullo store de Il Giornale store.ilgiornale.it. La versione e-book (formato Kindle) è acquistabile su Amazon.
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