Il numero di visitatori di Eos 23 è aumentato quasi del 40% rispetto all’edizione precedente.
Degli espositori si sapeva, per il pubblico si avevano buone ragioni per esser fiduciosi: e i pronostici sono stati rispettati visto che all’ultimo conteggio i visitatori di Eos 23 sono stati 37.598. Si tratta di una crescita netta (quasi il 40% in più) rispetto ai circa 27.000 della prima edizione, che già da sola portò la giunta regionale del Veneto a riconoscerne la rilevanza internazionale.
È comprensibile la soddisfazione degli espositori, dalle associazioni (Massimo Buconi, presidente nazionale della Federcaccia, ha apprezzato soprattutto la presenza dei molti giovani) alle aziende. Per Daniele Piva, direttore commerciale della Beretta, il sistema ha saputo sfruttare l’opportunità «di creare un forte momento d’aggregazione»; sulla stessa linea si pone Bruno Beccaria, direttore commerciale della Benelli, soddisfatto per il numero di presenze («anche di stranieri») e per il modo in cui gli organizzatori hanno strutturato la fiera. È una posizione condivisa anche da Achille Berti, direttore commerciale e marketing della Bignami che alla vigilia temeva che la compresenza con le esposizioni cinofile e la pesca potesse essere dispersiva; «ma non è stato così, e siamo molto soddisfatti del risultato».
È già tempo di pensare all’edizione 2024, calendarizzata per il fine settimana compreso tra il 17 e il 19 febbraio; Martin Boucquey ha già fatto sapere che la Browning chiederà uno spazio espositivo più ampio.
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