Sono 69.012 nelle zone vocate, e dunque 93.124 i cinghiali da abbattere in Toscana nella stagione venatoria 2023/2024.
Ai 24.112 delle zone non vocate se ne aggiungono 69.012 nelle zone vocate, secondo quanto stabilito dal piano di prelievo approvato negli scorsi giorni: sono dunque 93.124 i cinghiali da abbattere in Toscana nella stagione venatoria 2023/2024.
Nelle zone vocate ogni singola unità di gestione dovrà dare priorità d’abbattimento alle femmine (60%-40%), equamente divise tra maggiori e minori di un anno; stessa proporzione in scala anche per i maschi.
A differenza delle altre tecniche aperta fino a un’ora dopo il tramonto e per tutto l’anno (girata, in riserva, e braccata potranno invece svolgersi solo in un trimestre compreso tra ottobre e gennaio), la caccia di selezione sarà consentita anche sulla neve; tra la terza domenica di settembre e la chiusura generale gli abbattimenti dovranno essere segnati anche sul tesserino venatorio.
Agli Atc e alle riserve la Regione impone infine di rendicontare mensilmente sia il numero d’uscite dei cacciatori sia l’ammontare del prelievo classificato per sesso ed età.
Le quote per provincia nelle aree non vocate
- Arezzo: 8.990
- Firenze: 13.718
- Grosseto: 15.623
- Livorno: 1.991
- Lucca: 4.354
- Massa: 4.230
- Pisa: 4.547
- Pistoia: 2.724
- Siena: 12.835
Le quote complessive per provincia (aree vocate + non vocate)
- Arezzo: 11.878
- Firenze: 19.627
- Grosseto: 20.148
- Livorno: 3.169
- Lucca: 4.842
- Massa: 4.932
- Pisa: 6.213
- Pistoia: 3.188
- Siena: 19.127
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