L’assessore Igor Taruffi ha risposto a un’interrogazione della Lega sulla peste suina africana e sul numero di cinghiali abbattuti nelle zone più a rischio dell’Emilia Romagna.
350 in provincia di Parma, 183 nel Piacentino: sono dunque 533 i cinghiali abbattuti dal 1° marzo a metà giugno nelle operazioni finalizzate a contenere la peste suina africana nell’area più a rischio in Emilia Romagna.
Lo ha detto Igor Taruffi, assessore al Welfare e alla Montagna, rispondendo a un’interrogazione del consigliere leghista Emiliano Occhi, che aveva segnalato che il piano di depopolamento del cinghiale adottato a inizio marzo puntava a crescere del 200% rispetto agli anni precedenti («Considerando che dal 1° marzo sono passate circa sedici settimane, il numero di cinghiali abbattuti in provincia di Parma dovrebbe essere di circa 5.152»). Oltre a «un miglior coordinamento tra il territorio, la polizia locale e il mondo venatorio», la Lega chiede una circolare esplicativa dell’ultima ordinanza commissariale.
Nei prossimi giorni la giunta incontrerà i vertici delle Province e le polizie provinciali, per adottare misure che rendano l’azione più incisiva.
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