Il numero dei cacciatori in Emilia Romagna continua a scendere.
Se in quella precedente il muro dei trentamila non fu raggiunto per poco (erano 29.995), nella stagione 2022/2023 il numero dei cacciatori in Emilia Romagna è sceso ancora: nella delibera con cui la giunta ha approvato il prossimo calendario venatorio si legge infatti che l’anno scorso sono stati rilasciati 28.816 tesserini.
La contrazione segue una tendenza di lungo periodo (ma il declino può essere fermato?): nel 2018/2019 i cacciatori furono 33.548, nel 2019/2020 32.296, nel 2020/2021 30.772. In cinque anni dunque se ne sono persi 4.732, poco più del 14%.
In tre province i cacciatori sono più di quattromila: a Forlì-Cesena 4.517; a Bologna 4.506; a Ravenna 4.206.
Agli Atc si sono iscritti in 28.200, la maggioranza (17.676, 62,7%) a uno solo ma gran parte anche a due (8.204, il 29,1%; e 1.929, il 6,8%, a tre). Da fuori regione sono arrivati 7.800 cacciatori (1.780 a Piacenza; 1.521 a Parma; 1.337 a Bologna; 1.161 a Reggio Emilia; 929 a Modena; 588 a Ferrara; 214 a Ravenna; 144 a Rimini; 126 a Forlì-Cesena).
La forma di caccia più praticata è quella alla stanziale (45%); seguono migratoria + stanziale (32,8%), solo migratoria (11%), stanziale + ungulati (4,8%), solo ungulati (3,7%), migratoria + stanziale + ungulati (2,4%) e migratoria + ungulati (0,4%).
I cacciatori emiliani e romagnoli per provincia
- Forlì-Cesena: 4.517
- Bologna: 4.506
- Ravenna: 4.206
- Modena: 3.282
- Parma: 3.058
- Rimini: 2.872
- Reggio Emilia: 2.678
- Piacenza: 2.003
- Ferrara: 1.694
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