Visto che il governo ritiene che all’aperto il rischio sia basso, avrebbero poco senso restrizioni alla caccia nei prossimi provvedimenti anticontagio.
«Nei luoghi all’aperto riscontriamo una difficoltà significativa nella diffusione del contagio» ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza nella conferenza stampa in cui insieme al premier Mario Draghi ha annunciato i nuovi provvedimenti anticontagio e le prime vere riaperture.
Ora, nel nuovo decreto non ci si attendono misure specifiche sulla caccia – e d’altra parte le Regioni stanno via via decidendo per conto proprio. Ma, visto che gran parte delle attività che le ruota attorno si svolge all’aperto, sarebbe quantomeno curioso pensare a nuove restrizioni. E non solo per adesso: avrebbero poco senso da qui alla fine di tutto questo. È ovvio, le grandi adunanze vanno evitate; ma, visto che per cinque mesi e mezzo la braccata non esiste, l’unica eventuale occasione d’assembramento è legata ai censimenti e ai monitoraggi per i quali però l’Ispra ha già definito le linee guida in forma singola.
E proprio ai censimenti e ai loro effetti sulla prossima stagione venatoria è dedicato l’articolo che apre Caccia Magazine maggio 2021. Lo trovate in edicola da martedì 20 aprile.