La proroga del porto d’armi è legata soltanto all’emergenza sanitaria; la decisione del governo, che ha dichiarato lo stato d’emergenza per la guerra in Ucraina, non incide sulla durata delle licenze.
Il decreto originario e poi la legge che lo ha convertito legano la proroga del porto d’armi alla durata dello stato d’emergenza per l’epidemia di covid-19, non a uno stato d’emergenza qualsiasi. Pertanto la decisione d’imporlo fino al 31 dicembre per una miglior gestione della crisi internazionale non ha effetti sulla durata delle licenze; perlomeno per adesso. Il porto d’armi in scadenza tra il 31 gennaio 2020 e il 31 marzo 2022, data in cui è prevista la fine dello stato d’emergenza per motivi sanitari, sarà dunque valido fino al 29 giugno senza ulteriori proroghe.
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