L’ordinanza firmata da Attilio Fontana apre al coinvolgimento di professionisti nelle operazioni di controllo faunistico in Lombardia.
Rischia di passare sotto silenzio perché di un’ordinanza si guardano innanzitutto i divieti che impone, ma in quella firmata nelle scorse ore da Attilio Fontana per tentare d’impedire che il virus della peste suina africana arrivi in Lombardia c’è un passaggio da non sottovalutare: per il controllo faunistico nelle zone di restrizione 1 e 2 oltre che degli operatori ausiliari definiti dalla legge 26/93 (articolo 41) la polizia provinciale di Pavia può avvalersi di professionisti; non possono definirsi diversamente coloro che fanno parte del «personale afferente a ditte specificatamente incaricate dal Dipartimento veterinario dell’Ats Pavia».
Lo stesso vale per il monitoraggio delle carcasse di cinghiale in zona 1 (cadenza almeno quindicinale) e in zona 2 (cadenza almeno settimanale); l’ordinanza dispone infatti che se ne possano incaricare ditte specializzate, appositamente individuate.
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