Procedura d’infrazione contro Malta per la caccia al fringuello

Procedura d’infrazione contro Malta per la caccia al fringuello
© Mario Stanziano / shutterstock

La Commissione europea ha avviato una procedura d’infrazione contro Malta, contestando la caccia in deroga al fringuello.

Dopo la Francia (e l’Italia: non scordiamoci che si resta in attesa di sviluppi), anche Malta finisce accusata dalla Commissione europea per un provvedimento sulla caccia: la lettera di costituzione in mora è l’avvio d’una procedura d’infrazione, dovuta «alla mancata esecuzione d’una sentenza della Corte di giustizia» sulla deroga al fringuello.

Nello scorso ottobre, anche se i giudici avevano dichiarato che il governo maltese non aveva rispettato gli obblighi previsti dalla direttiva Uccelli, è infatti entrato in vigore un regime di deroga «pressoché identico» a quello precedente, e che consente «la cattura [mediante trappole] di sette specie di fringillidi selvatici». La Commissione europea ritiene che neppure stavolta Malta abbia ben argomentato la propria scelta, né abbia chiarito perché non ravvede «altre soluzioni soddisfacenti».

Ora il governo di Malta (lo guida il laburista Robert Abela) ha a disposizione due mesi per fornire una risposta adeguata; se non lo farà, la Commissione europea lo deferirà di nuovo alla Corte di giustizia, chiedendo che disponga sanzioni pecuniarie.

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