La commissione regionale Politiche economiche ha approvato il calendario venatorio dell’Emilia Romagna per la stagione 2024/2025.
A breve il comitato faunistico-venatorio nazionale dovrà analizzare il calendario venatorio dell’Emilia Romagna per la stagione 2024/2025; la commissione Politiche economiche dell’assemblea legislativa regionale ha infatti approvato l’impianto predisposto dalla giunta Bonaccini.
La struttura è molto simile a quella dell’anno scorso (non che sia un gran precedente; e il gruppo consiliare del Partito democratico ha detto di temere un nuovo intervento del Tar, ipotesi contro cui a livello nazionale sta lavorando la Lega): cambiano soltanto la data di chiusura della caccia a beccaccia e alzavola (30 anziché 20 gennaio) e l’ora di chiusura della caccia al cinghiale, mezzanotte.
Nella prima bozza tra le specie cacciabili era presente anche la tortora; ma una lettera del ministero dell’Ambiente (o dell’Ispra? la nota non è chiara), cui la Regione chiederà chiarimenti, ha suggerito di eliminarla perché la sua conservazione è a rischio.
Salvo stravolgimenti, nel prossimo autunno in Emilia Romagna saranno cacciabili anche moriglione (non venaglione, come nella nota) e moretta; e ogni settimana di ottobre e novembre saranno consentite due giornate aggiuntive per la caccia alla migratoria.
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