La giunta regionale ha posticipato al 31 gennaio la chiusura della caccia alla beccaccia e al tordo in Basilicata.
Accolta la richiesta d’Enalcaccia e Libera Caccia (è quello che qualche centinaio di chilometri più a nord s’augurano i cacciatori veneti, che invece devono fare i conti con una stagione accorciata): la giunta Bardi ha deciso di posticipare al 31 gennaio la chiusura della caccia alla beccaccia e al tordo (sia bottaccio, sia sassello, sia cesena) in Basilicata; il calendario venatorio originario la fissava rispettivamente al 20 e al 10 gennaio.
Durata della stagione di caccia: motivazioni dettagliate
Secondo la giunta i key concept che fissano alla seconda decade di gennaio l’inizio della migrazione della beccaccia forniscono un’indicazione «di tipo probabilistico prudenziale»; gran parte della letteratura scientifica recente, che descrive una serie di studi condotti anche con l’ausilio della telemetria satellitare, la posticipa infatti di qualche settimana. Nella delibera si legge dunque che «tutti i dati sopra esposti dimostrano che i tempi della migrazione prenuziale della beccaccia, in Basilicata e in generale in Italia, sono diversi da quanto indicato dall’Ispra; e che l’inizio della migrazione avviene più tardi, tra la fine di febbraio e la prima decade di marzo».
Nella seconda parte dell’inverno la beccaccia è più vulnerabile solo «in caso d’ondate di freddo o di neve», condizioni che costringono «gli esemplari a concentrarsi in pochi spazi liberi dal gelo» ma rarissime alla latitudine della Basilicata e nelle quali si prevede la sospensione del prelievo. Tra il 21 e il 31 gennaio ogni cacciatore potrà abbattere massimo una beccaccia al giorno, finché avrà raggiunto quota venti dall’apertura.
Diversa la motivazione impiegata per posticipare la chiusura della caccia al tordo bottaccio, al tordo sassello e alla cesena. Anche se si considerano valide le indicazioni dell’Ispra che fissa l’inizio della migrazione alla terza decade di gennaio (ma alcuni studi scientifici, anche dell’Ispra medesimo, la posticipano a febbraio), la Direttiva uccelli rende infatti possibile una decade di sovrapposizione. Dal 10 al 31 gennaio il carniere giornaliero individuale è fissato a dieci abbattimenti, fino a un massimo di duecento nel corso di tutta la stagione.
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