Record per le fiere italiane di settore: sono stati 40.269 i visitatori a Eos 2025.
Chi c’è stato la percezione del successo l’ha avuta in diretta: lo confermano i dati, che fissano a più di quarantamila (40.269) il numero di visitatori presenti a Eos 2025 tra sabato e lunedì. Patrizio Carotta, il presidente della fiera, ha già annunciato le date dell’edizione 2026: si slitta avanti d’un mese, nel lungo fine settimana compreso tra il 14 e il 16 marzo, sempre a Verona.
Oltre che per scoprire le novità offerte dal mercato (ve ne abbiamo dato un assaggio con i nostri video e la sezione dedicata), Eos è stata l’occasione anche per confrontarsi sul futuro della caccia, da tempo impegnata in un processo di modernizzazione e di evoluzione: nel corso di un convegno sul ruolo del cacciatore 4.0 Antonella Labate, biologa specializzata nella gestione faunistico-venatoria e consigliera del comitato scientifico della Fondazione Una, ha sottolineato quanto sia fondamentale veicolare messaggi corretti, e intendere tutto ciò che ruota intorno al mondo venatorio come un tassello fondamentale per la tutela della biodiversità.
Dunque per il cacciatore contemporaneo, ha detto Labate, «garantire il futuro della caccia significa adottare un approccio corretto» nel quale non si può prescindere dalla relazione tra fauna e habitat.
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