Nei primi nove mesi del 2024 alla terza edizione di Paladini del territorio hanno aderito più di 4.500 persone e oltre 130 sezioni territoriali delle associazioni venatorie.
Il nuovo format consente all’operazione di non restare circoscritta in uno spazio di tempo limitato, ma d’estendersi a tutte le iniziative a impatto positivo, dal ripristino delle aree verdi al recupero dei rifiuti passando per le attività divulgative, svolte dai cacciatori nell’arco dell’intero 2024: il numero di adesioni raggiunto nei primi nove mesi segnala che la Fondazione Una ha avuto l’intuizione giusta per la terza edizione di Paladini del territorio.
Nei primi nove mesi dell’anno sono infatti più di 4.500 le persone coinvolte, e oltre 130 (Federcaccia, Enalcaccia e Arcicaccia, socie della Fondazione Una, hanno attivato tanti dei propri circoli su tutto il territorio nazionale) le sezioni locali delle associazioni venatorie.
Questa mobilitazione significativa «è la conferma del fatto che i cacciatori vogliono essere un punto di riferimento per le comunità locali» nota Maurizio Zipponi, presidente della Fondazione Una. «Operare per il bene del territorio e dell’ambiente è lodevole; ma non è abbastanza, se non si inserisce questa volontà di azione entro una riflessione più completa, che comprenda anche il benessere delle comunità che vivono questo territorio e questo ambiente. In questo senso» con l’operazione Paladini del territorio «il cacciatore moderno può avere davvero un ruolo sociale».
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