Il convegno organizzato a Bruxelles da Pietro Fiocchi ha consentito di scoprire qualche dettaglio in più sulla posizione del governo Meloni sulla caccia.
Già nelle prossime ore i vertici del ministero dell’Ambiente si confronteranno con l’Ispra, per capire come contenere il peso politico dei suoi pareri sui calendari venatori regionali pur mantenendone intatto il valore scientifico: lo ha detto Claudio Barbaro, sottosegretario all’Ambiente, nel corso di un convegno (l’ha organizzato l’eurodeputato Pietro Fiocchi, di Fratelli d’Italia – Conservatori e riformisti) in cui si è potuto sapere qualcosa in più dell’orientamento del governo Meloni sulla caccia. Ettore de Conciliis de Iorio, caposegreteria di Barbaro, ha ricordato che le scelte spettano della politica; gli organismi di supporto, ancorché autorevoli, devono soltanto metterle a disposizione gli elementi tecnici su cui decidere.
L’Ispra avrà semmai un ruolo centrale nella strategia con cui il governo intende contenere gli aspetti negativi delle nuove restrizioni europee sulle munizioni in piombo, in vigore dal 15 febbraio; passerà infatti dai suoi uffici la mappatura effettiva delle zone umide. Anche se non escluso, un eventuale ricorso alla Corte di giustizia dell’Unione europea avrebbe scarso impatto considerati i tempi necessari per un giudizio; il governo sta dunque dialogando col Comando dei carabinieri forestali per capire «come applicare la norma con un minimo di flessibilità e tolleranza» (ancora Barbaro).
Grandi carnivori: valutare abbattimenti
Sul lupo si sapeva già quale fosse la posizione del governo Meloni. L’ha ribadita il ministro Lollobrigida che ha ricordato che si deve tener presente il rischio di passare dalla possibile estinzione all’eccessiva presenza della specie in alcuni territori; per favorirne la coesistenza con le attività antropiche è dunque necessario valutare se aprire agli abbattimenti.
A margine s’è appreso che il governo ha intenzione di ricostituire rapidamente il comitato faunistico nazionale; e che sui contenuti dell’ultima legge di Bilancio, quelli che modificano la disciplina del controllo faunistico coinvolgendoci ufficialmente i cacciatori, la Commissione europea sta valutando se avviare una procedura d’infrazione.
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