Fratelli d’Italia propone d’inserire nella legge sulla caccia un articolo dedicato al piano per la gestione della fauna selvatica.
Non si parla solo di coinvolgimento dei cacciatori nelle operazioni di controllo: nella discussione sulla prossima legge di bilancio il gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia (primo firmatario Tommaso Foti) ha proposto anche d’inserire un nuovo articolo nella legge 157/92, il 19 bis, con cui si vuole vincolare il governo ad adottare entro centoventi giorni «un piano straordinario» di durata quinquennale «per la gestione e il contenimento della fauna selvatica»; si chiede di affidarne la redazione al ministero dell’Ambiente di concerto col ministero dell’Agricoltura, sentito l’Ispra e d’intesa con la Conferenza Stato-Regioni.
Nelle intenzioni il piano costituisce «lo strumento programmatico» con cui il governo coordina e attua l’attività di gestione e contenimento della fauna selvatica. Quanto previsto dal piano «non costituisce esercizio di caccia»; si propone d’intervenire anche nei periodi e nelle zone vietate alla caccia, comprese le aree protette e le zone urbane.
L’esecuzione del piano è affidata ai carabinieri forestali; possono però essere coinvolti anche i cacciatori, le guardie venatorie, gli agenti di polizia locale e, se muniti di licenza, i proprietari e i conduttori dei fondi.
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