Non solo all’energia: Federcaccia chiede al ministro della Transizione ecologica di utilizzare un approccio pragmatico anche al piano di gestione della tortora.
Sarebbe bene che il pragmatismo che Roberto Cingolani ha evidenziato nella discussione sull’energia nucleare trovasse spazio anche in ambito venatorio, soprattutto sul piano di gestione della tortora. Lo sostiene Federcaccia, che apprezzando «il suo approccio libero da ideologismi autolesionistici» nota una contraddizione pratica. Il ministero della Transizione ecologica «sembra infatti muoversi e agire secondo i soliti vecchi schemi».
Dare priorità ai fatti invece che alle ideologie è «una rivoluzione rispetto al vecchio ministero dell’Ambiente», cui per esempio si devono le restrizioni della caccia a moriglione e pavoncella. Bisogna però che Cingolani chiarisca bene il nuovo corso a dirigenti e funzionari del ministero e verifichi di esser lui a dare la linea politica. La mancata discussione del piano, approvato dalla Conferenza delle Regioni e poi rimasto lì sospeso, ha infatti visto saltare la preapertura alla tortora in buona parte del Paese. La cabina di regia del mondo venatorio aveva già chiesto un intervento urgente alla politica; ma al momento non si conoscono risposte. Chissà che il cambio di destinatario funzioni.
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