Peste suina africana, un mese per gli abbattimenti

Peste suina africana: due cinghiali nella foresta
© Martin Prochazkacz / shutterstock

«I cacciatori sono i nostri alleati» nella lotta alla peste suina africana; così si è espresso Andrea Costa, sottosegretario alla Salute, commentando l’ordinanza della struttura commissariale sull’abbattimento dei cinghiali a Roma.

Disposto per evitare la diffusione della peste suina africana al di fuori della zona infetta, il piano d’abbattimento dei cinghiali a Roma dovrà essere definito massimo entro un mese; lo ha stabilito il commissario straordinario Angelo Ferrari affidandone la stesura alla cabina di regia chiamata a gestire l’emergenza. Al momento sono otto i casi accertati all’interno del Grande raccordo anulare.

Sarà ovviamente necessario coinvolgere i cacciatori, «i nostri alleati in questo percorso». Si è espresso così il sottosegretario alla Salute Andrea Costa durante 24 Mattino, la trasmissione di Simone Spetia su Radio 24. Costa ha specificato anche che i trenta giorni rappresentano un limite massimo, ma il governo confida che si possa partire già nei prossimi giorni; «è infatti necessario agire in fretta e iniziare il più rapidamente possibile [le operazioni] di contenimento». In Piemonte, ove il depopolamento è iniziato da un paio di mesi, sono più di 500 i cinghiali finora abbattuti.

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