Dopo i primi casi di peste suina africana nell’Italia continentale, la giunta regionale ha deciso di sospendere la caccia al cinghiale (“vagante e collettiva”) in provincia di Pavia.
È il territorio più a rischio data la vicinanza con la zona infetta dalla peste suina africana, e dunque bisogna evitare che i cinghiali si muovano; pertanto la giunta regionale ha deciso di sospendere la caccia al cinghiale (“vagante e collettiva”) in provincia di Pavia. Da qualche ora polizia provinciale e carabinieri forestali sono impiegati nell’attività di sorveglianza passiva; la giunta regionale invita anche agricoltori e cacciatori “a segnalare eventuali carcasse presenti sul territorio”.
Nel frattempo la giunta ha istituito una task force per prevenire la diffusione del virus nel territorio regionale. Dell’unità di crisi, coordinata dall’Unità organizzativa veterinaria, fanno parte rappresentanti delle Direzioni generali agricoltura e protezione civile; dell’Istituto zooprofilattico; dei dipartimenti veterinari dell’Ats; della polizia provinciale; dei carabinieri forestali. Nel frattempo l’assessore regionale Fabio Rolfi torna a chiedere al governo «un’azione massiccia per incrementare l’attività di contrasto al cinghiale, coinvolgendo i carabinieri forestali e ampliando il periodo di caccia».
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