I due focolai di peste suina africana non sono collegati.
Nessuno dei due s’è sviluppato in dipendenza all’altro: i due focolai di peste suina africana, quello piemontese-ligure e quello laziale, non sono collegati. Lo rivelano le indagini genetiche condotte dall’Istituto zooprofilattico sperimentale di Abruzzo e Molise: il genotipo virale analizzato non coincide; «pur appartenendo allo stesso ceppo» si legge nella nota dell’Izs di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta «i due virus presentano mutazioni diverse».
Ciò dimostra che le azioni di contenimento e isolamento del nord-ovest hanno funzionato; si tratta dunque «di un dato incoraggiante nella lotta per l’eradicazione della malattia».
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