La Lega chiede al governo di coinvolgere i cacciatori nelle attività di contrasto alla diffusione della peste suina africana.
Il governo deve far sapere se per contrastare l’epidemia di peste suina africana non intenda avvalersi “dell’opera di volontariato gratuita messa a disposizione dal mondo delle associazioni venatorie”; e degli indennizzi stanziati per attenuare il peso delle inevitabili restrizioni dovranno beneficiare anche le aziende agrituristico e faunistico-venatorie. Glielo chiedono i senatori leghisti Bruzzone, Bergesio e Briziarelli con un’interrogazione rivolta ai ministri di Agricoltura, Salute e Transizione ecologica.
Il nuovo contesto epidemico deve inoltre spingere il governo a farsi carico di una revisione del quadro normativo di riferimento, “a partire della legge 157/92”; per la Lega infatti la diffusione del virus avrebbe potuto essere contenuta “con l’attuazione di più efficaci misure di gestione, controllo e contenimento del cinghiale”. La discussione della nuova legge sulla caccia e sulla fauna potrebbe basarsi sul documento approvato in commissione Agricoltura a inizio estate.
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